Il 13 gennaio, per iniziativa della UIM del Perú, si è svolta a Lima la celebrazione dell’anniversario dell’eccidio dei tredici pompieri italiani della “Compagnia Garibaldi n. 6” di Chorrillos, che nel 1881 furono fucilati mentre prestavano la loro opera di soccorso alle popolazioni colpite dal bombardamento cileno nel corso della Guerra del Pacifico.

 In mattinata la delegazione della UIM, composta dal segretario generale Alberto Sera, dal vicepresidente dell’Ital Uil e membro CGIE Mario Castellengo e dal gruppo dirigente locale, dopo aver visitato l’attuale struttura operativa dei pompieri della “Garibaldi”, ha partecipato alla cerimonia di commemorazione promossa dai pompieri presso il cimitero di Chorrillos. Ai diversi momenti della commemorazione ha preso parte l’On. Fabio Porta, eletto nella ripartizione America Meridionale della Circoscrizione Estero. Nel pomeriggio, presso i locali dell’Istituto Italiano di Cultura, si è svolto un seminario storico su questo evento poco conosciuto della storia dell’emigrazione italiana. Di fronte ad una numerosa platea ha aperto i lavori la presidente Uim Perú, Mirella Dovico che ha rivolto il suo saluto ai partecipanti presenti. Due esperti di storia, l’avvocato Augusto Ferrero, autore di un saggio sulla presenza di Garibaldi in Perú, e il professor Norberto Lombardi, studioso dell’emigrazione italiana, hanno tracciato il profilo degli eventi e sottolineato i numerosi e significativi motivi di interesse storico che li caratterizzano. Ha preso parte ai lavori anche il comandante della “Compagnia Garibaldi n. 6”, il brigadiere Rafael Parasí, che ha sottolineato ancora una volte il forte legame che i pompieri volontari del Perú sentono versono l’Italia, patria dei primi pompieri in questo paese. Un forte e simbolico legame che a giudizio della UIM richiede di essere approfondito e valorizzato. Questo è infatti uno degli obiettivi della giornata, e la UIM - ha affermato il segretario generale Alberto Sera –, pur nella diversità strutturale tra i pompieri italiani e quelli peruviani (che sono volontari), si adopererà per favorire uno scambio di esperienze tra le due realtà. Sera ha ribadito infatti l’importanza dei valori di solidarietà e impegno sociale alla base di questa storia che coinvolge due paesi, l’Italia e il Perú, che si sono scambiati i ruoli dal punto di vista migratorio. Molto apprezzato dalla platea anche l’intervento dell’Ambasciatore d’Italia, Francesco Rausi che ha valutato positivamente questa idea della UIM ed ha inoltre lanciato la proposta di creare un nuovo Centro italiano ristruttarando anche i locali dell’istituto Italiano di Cultura. Una proposta a favore di tutta la comunità italiana del Perú che, infatti, è stata accolta molto positivamente negli interventi di Alberto Sera, Mario Castellengo e dell’On. Fabio Porta. Tutti nell’ambito delle loro prerogative hanno manifestato apertamente di appoggiare l’iniziativa dell’Ambasciatore Rausi. L’on. Porta in particolare l’ha giudicata molto importante per la realtà peruviana e pertanto ha assicurato ad essa il sostegno anche in sede parlamentare. Mario Castellengo dal suo canto ha ricordato l’impegno offerto dalla Ital Uil con l’apertura della sede di Lima, volta a soddisfare le esigenze della comunità italiana ma anche della folta comunità peruviana che vive e lavora in Italia, proprio nell’ambito di nuove e piú democratiche politiche dell’emigrazione. (Ufficio Stampa UIM Perù)