(Salvatore Augello) Ormai, l’arrogranza della lega, che trova anche l’avallo del cavaliere, non ha limiti, senza ritegno, rasenta il razzismo più becero.

Contro gli immigrati, ne ha sparate di tutti i colori, fino a chiedere una tassa sul rinnovo del permesso di soggiorno ed una fideiussione di 10.000,00 euro per la partita IVA.

Per i ricongiungimenti familiari chiede anche l’esame del DNA, per assicurarsi della parentela reale, mentre Maroni va a Lampedusa per dire che da ora in poi i rimpatri si faranno direttamente dall’isola, che già sopporta il peso del grave problema degli sbarchi <clandestini.

Addirittura si parla di ingrandire il centro di accoglienza o di costruirne di nuovi, senza tenere in considerazione il fatto che quella popolazione vive di turismo e che già deve fare fronte a difficoltà come i collegamenti giornalieri che ne compromettono l’economia e la stessa sicurezza.

Mai avremmo pensato, che la lega spingesse la propria tracotanza, fino ad introdurre con un emendamento sul decreto anticrisi, che se approvato, dividerà l’Italia ij tre grandi aree geografiche dove si pagheranno prezzi differenziati per il consumo di energia.

Tempo fa, avevamo riferito di una  battuta del presidente della Regione Raffaele Lombardo, che riferendosi ai deputati eletti in Sicilia, avanzava l’ipotesi di istaurare il premio “ascaro d’oro”, visto il servilismo di questi signori nei confronti del governo e delle sue continua sterzate al nord.

Ieri, abbiano riportato una dichiarazione indignata dell’Assessore Regionale all’Industria Pippo Gianni, che richiama tutti gli eletti in Sicilia, per il loro silenzio e per non fare gli interessi della loro terra, così come invece lo fanno bene quelli del nord.

Ora, a parte che noi condividiamo il parere di D’antoni, che ricorda all’On. Gianni che i deputati del centro sinistra, si sono da sempre opposti a tutti i tagli che hanno colpito la Sicilia e di cui faremo una sintesi in altra occasione, ma di cui abbiamo già parlato con dovizia di particolari, riteniamo di condividere lo sdegno di Gianni, che con più appropriatezza dovrebbe rivolgere ai depitatu del centro destra, che pur ricoprendo posti di prestigio e di peso, dimenticano di essere siciliani e di dare maggiore attenzione agli interessi del popolo siciliano.

Questo vale, ad esempio, per il Presidente del Senato, così come per il Ministro della Giustizia, o per il ministro della difesa e tanti altri, fino ad arrivare all’On. Pagano, che nei suoi “approfondimenti” a senso unico, di tutto parla tranne che dei problemi che questo governo sta scaricando sui siciliani.

Diventa paradossale ora, che la Sicilia, dove sono allocati gran parte dei petrolchimici e delle centrali a gasolio, non solo deve pagare un alto preso con il deturpamento dell’ambiente e con l’inquinamento delle città, ma ora deve anche pagare al nord un ticket sull’energia, non si capisce per quale motivo.

Già, per quale motivo, l’industria siciliana, che già paga un prezzo più alto per il costo del denaro, dovrebbe ora, secondo la lega ed il governo del cavaliere, pagare più cara l’energia che consuma?

Non basta che è penalizzata per trovarsi ad operare in un territorio privo di infrastrutture, ma deve anche pagare di iù i servizi che il nord già paga meno?

Se<questa è la teoria, allora siamo con l’Assessore Gianni che minaccia di staccare la spina al nord, visto che noi produciamo più energia di quanta ne serve al fabbisogno dell’Isola. Pensi il Nord a procurarsi l0energia altrove.

Non v’è dubbio, che alla base di tanta arroganza da un lato e di tanto lassismo e servilismo dall’altro, sta prima di tutto il fatto che non esiste più il voto di preferenza per cui l’eletto non deve più rispondere al proprio lettorato, come sarebbe giusto e doveroso, ma al proprio dio tutelare, che attorno ad un tavolo lo ha prescelto per la carica di deputato, di senatore, di ministro o altro.

Così come, non v’è dubbio che alla base di un sistema che fa acqua da tutte le parti, dove il governo del cavaliere si appella reiteratamente al voto di fiducia, non tanto per non colloquiare con l’opposizione, cosa del tutto legittima e democratica, quanto per bloccare gli emendamenti della sua stessa maggioranza, che potrebbero stravolgere gli accordi fatti tra, ad esempio, Bossi e Berlusconi, che inopinatamente, cerca di fare passare in silenzio aggiustamenti di cui spesso la stessa maggioranza non solo non ha contezza, ma non condivide: E’ il caso dell’ementameto ad esempio che riguarda l’aeroporto di Malpensa o quello del prezzo differenziato dell’energia, per citare gli ultimi.

Fino a quando i siciliani accetteranno supinamente le decisioni dall’alto, senza opporsi, senza mettere in difficoltà questo governo? Eppure, lo può fare l’MPA, che dice di volere difendere gli interessi della Sicilia e che a Roma appoggia il governo Berlusconi, Lo possono fare i tanti deputati, senatori, ministri, sottosegretari, etc, che occupano posti di prestigio e di responsabilità, facendo sentire la propria voce e pigliando finalmente posizione in difesa di quelle persone chi lo hanno votato o che hanno votato il loro schieramento, illudendosi che sarebbero venuti tempi migliori.

In una situazione come questa, in cui la Sicilia è sempre sotto pressione da parte di un governo, che fino ad ota non ha fatto altro che togliere risorse invece di portarne, uno scatto d’orgoglio non guasterebbe davvero e servirebbe a riscattare tutti questi eletti, che si sottomettono senza colpo ferire ai voleri ed alle decisioni del cavaliere, che non si è certo dimostrato amico della nostraterra.