Sembra sfumato il progetto che prevedeva i così detti costruttori. Pochissime ad oggi le adesioni, tanto da mettere in pericolo l’ipotetico piano di Conte di aggregare un’area come quella del centro già sufficientemente affollata sia da destra che da sinistra e comunque restia a confluire in un nuovo contenitore.

Traballa anche la scalata al potere del sottosegretario Merlo che si era attrezzato creando il nuovo contenitore chiamato MAIE – ITALIA 23 con il chiaro obiettivo di garantire la maggioranza ad un Conte ter o allo stesso conte II allargando contemporaneamente la sua area di potere. Un piano certamente ambizioso oltre che legittimo, che si può leggere nel numero di coordinatori nominati in giro per il mondo. Un piano che non ha nulla a che vedere con lo sdoganamento degli eletti all’estero, come alcuni organi di stampa hanno detto. Appare invece evidente che ci troviamo di fronte ad un piano funzionale alle mire politiche del suo ideatore. Mi pare bene ricordare che Merlo entra in Parlamento assieme all’eclettico senatore Pagliaro, che dopo la sua elezione dichiarò che lui stava “dalla parte di chi vince”. Sdoganamento degli eletti all’estero? Forse era meglio difendere prima questa conquista tanto voluta, ma che la riduzione dei parlamentari recentemente approvata, ha drasticamente ridotti senza tenere nella giusta considerazione la quantità di elettori che essi rappresentano. Intanto in quell’area di centro di cui si parlava prima, al momento c’è solo confusione ed indecisione. Mastella che litiga con Calenda fondatore del movimento Azione uscito dal PD dopo avere incassato la elezione a deputato europeo, più Europa che non è d’accordo con il governo, i socialisti o forse sarebbe meglio dire il socialista perché al senato c’è solo un solo senatore del PSI eletto nelle liste del PD, che confluisce nel gruppo misto ed altri esempi ancora si potrebbero fare, che oggi aumentano solo la confusione. Impossibile dire al momento se Conte avrà la maggioranza assoluta in senato, dove sembra che continuano a mancare ancora 5 voti, quello che è certo è che anche con la maggioranza relativa, il governo può andare avanti e intanto procedere al rimpasto rimpiazzando le due ministre dimissionarie. L’unica cosa che possiamo augurare all’Italia è che almeno in parte i transfughi del PD ritornino alla casa madre, non solo per garantire stabilità al governo, ma per innestare finalmente quel processo unitario che metta fine alla diaspora della sinistra e dia al popolo italiano una forza politica capace di stare alla guida del Paese e di bloccare sul nascere velleità ed avventure di opportunisti capaci di strumentalizzare tutto pur di stare sempre a galla. (Salvatore Augello 18 gennaio 2021)