Tra le osservazioni, la Commissione richiama l’opportunità di potenziare le risorse umane del Maeci, la tempestività ed efficacia nell’erogazione dei servizi consolari per i connazionali all’estero e di assicurare lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei Comites e del Cgie entro la fine del 2021,

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ROMA – La Commissione Esteri della Camera dei deputati ha approvato una relazione favorevole al disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2021 e per il triennio 2021-23. In essa, si osserva come la proiezione internazionale del nostro Paese debba oggi misurarsi con “uno scenario globale fragile, complesso e interconnesso, segnato da perduranti crisi, concentrate in un arco regionale tra Mediterraneo e Medio Oriente” e da “difficoltà persistenti sotto il profilo economico, sociopolitico e di sicurezza, aggravate dalla crisi pandemica”, “i cui effetti – ancora in atto – dovranno essere affrontati da molteplici punti di vista negli anni a venire”. Proprio la risposta globale e interdipendente alla pandemia “fa emergere più che mai la centralità della politica estera come elemento portante della strategia per il rilancio soprattutto economico del Paese, sia per quanto riguarda i negoziati in corso in sede europea ed intergovernativa per l’attuazione del piano di rilancio Next Generation EU, sia per il supporto e la promozione delle nostre imprese – rileva la Commissione, sottolineando come spetti ora “al Governo, e in primo luogo alla Farnesina, delineare una politica estera rinnovata”, insieme ad un’azione cruciale per “dare ristoro immediato alle imprese italiane interessate ad aprire le proprie attività all’estero, nel segno del binomio «sostegno e rilancio», reso possibile dagli strumenti della diplomazia economia e per l’internazionalizzazione e il sostegno per le imprese”. Per la Commissione, inoltre, il contesto descritto in premessa “fa emergere il grave anacronismo che vede tuttora le risorse destinate alla politica estera e alla Amministrazione della Farnesina rappresentare una quota minima del bilancio dello Stato, pari allo 0,32%, e del Pil, pari allo 0,19, anche per il 2021, dato che si traduce in una consistenza del Corpo Diplomatico e del personale complessivamente facente capo al Maeci assai ridotta a confronto con gli altri maggiori partner europee, con il rischio di compromettere gli obiettivi che il Sistema Paese necessita di conseguire e anche di non garantire l’assistenza e i servizi che la rete diplomatico-consolare deve ai nostri connazionali in tutto il mondo”. La relazione segnala poi come “la tradizionale vocazione dell’Italia sui temi dell’aiuto pubblico allo sviluppo rappresenta un asset per il nostro Paese” e come, per proseguire in tal senso, sia “essenziale operare per accrescere la capacità di spesa dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo”. Per realizzare gli obiettivi sopra esposti occorre dunque “potere contare su un Corpo Diplomatico adeguato nella sua consistenza agli obiettivi di politica estera e di rilancio del sistema Paese, considerati i risultati conseguiti grazie all’impegno della nostra rete all’estero nella promozione economica e preso atto delle cifre che attestano il maggiore impegno dei maggiori partner europeo su questo terreno – rileva la Commissione, ribadendo anche l’importanza della promozione culturale, “essenziale per l’immagine e la proiezione internazionale dell’Italia”. Dopo aver evidenziato la necessità di sostenere urgentemente anche il sistema fieristico, di supportare il Governo su temi di attualità come la presidenza di turno del G20, i partenariati con l’America Latina, l’Africa e l’integrazione dei Balcani Occidentali, e “l’impegno tradizionalmente profuso a sostegno delle comunità di connazionali all’estero”, la relazione sottolinea in particolare l’autorizzazione contenuta nel disegno di legge di una spesa di 2 milioni di euro per l’anno 2021 intesa ad assicurare il concorso del nostro Paese alle iniziative afferenti alla Conferenza sul futuro dell’Europa; le disposizioni riguardanti la partecipazione italiana a diversi strumenti di finanziamento degli interventi del Fondo monetario internazionale; l’incremento dei contributi versati ad Organizzazioni internazionali per assicurare l’adempimento degli impegni assunti; gli interventi di razionalizzazione dell’impiego di personale estraneo al Maeci, che “aumentano di 50 unità il limite stabilito ad oggi dalla legge di esperti tratti dal personale statale non diplomatico, al fine di migliorare, con l’apporto di competenze esterne ed altamente professionalizzate, l’efficienza della rete diplomatico-consolare”; le disposizione relative all’internazionalizzazione delle imprese. Su questo ultimo fonte, in particolare, la relazione richiama “l’incremento della dotazione del fondo rotativo per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato a favore delle imprese italiane che operano sui mercati esteri di 1.085 milioni di euro per il 2021 e 140 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023; l’aumento della dotazione del Fondo per la promozione integrata di 465 milioni di euro per il 2021, e di 60 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023, per la concessione di cofinanziamenti a fondo perduto fino al cinquanta per cento dei finanziamenti concessi a valere del citato fondo rotativo”. Vengono inoltre segnalati i capitoli di spesa dello stato di previsione del Maeci, che “autorizza spese finali, in termini di competenza, pari a 3.411,72 milioni di euro nel 2021, a 2.911,86 milioni di euro per il 2022 ed a 2.717 milioni di euro per il 2023”, con “un andamento della spesa crescente rispetto all’anno 2020, in cui tale grandezza è stata pari a 2,978 miliardi di euro, con un incremento di oltre 400 milioni”. Per le attività di cooperazione allo sviluppo lo stato di previsione è dotato, nel bilancio integrato 2020, di 1.232,31 milioni di euro, con un totale degli interventi sulla cooperazione che ammonta a 5.346,03 milioni, “in leggero aumento rispetto all’anno precedente” e per cui si sottolinea “l’esigenza di continuare gli sforzi per allineare tali stanziamenti agli impegni assunti dal nostro Paese a livello europeo e internazionale”. Aumentato anche il Fondo per il finanziamento delle missioni internazionali, istituito nello stato di previsione del Ministero dell’Economia, in particolare nel programma 5.8, capitolo 3006, portato per il 2021 a 1.483 milioni e a 1,6 miliardi per il 2022. La Commissione in particolare auspica che “possa essere invertita la tendenza assai consolidata che vede progressivamente ridurre le risorse nello stato di previsione del Maeci, trend che rischia di compromettere gli obiettivi di politica estera del nostro Paese”, e ribadisce “l’esigenza di accompagnare la politica estera tradizionale con una strategia più mirata sul terreno della leva culturale”, con l’incremento delle risorse destinate al finanziamento di borse di studio per studenti stranieri e per l’apertura di presidi universitari italiani all’estero, a partire dall’area del Mediterraneo, al fine di attrarre in Italia capitale umano destinato ad assumere ruoli di classe dirigente nei propri Paesi. Riferendo in senso favorevole al provvedimento, il parere include tra le sue osservazioni quella di valutare l’opportunità di disporre “il potenziamento delle risorse umane del Maeci, a partire dalla autorizzazione di spesa per assunzioni di personale in tutte le categorie (diplomatici, aree funzionali, contrattisti) assicurando al contempo condizioni che non scoraggino i trasferimenti all’estero al fine di: non compromettere l’operatività della rete degli uffici all’estero; contrastare il decremento di personale registrato dalla Farnesina in conseguenza del blocco del turnover dell’ultimo decennio e dell’alto tasso di pensionamento atteso (legato ad un’elevata età media del personale); rispondere con efficacia all’attuale difficile congiuntura geopolitica ed economica mondiale; assicurare lo svolgimento delle potenziate funzioni della Farnesina in materia di servizi alle imprese e sostegno all’internazionalizzazione in particolare delle PMI, promozione integrata e assistenza consolare”. Si rileva inoltre l’opportunità di “potenziare tempestività ed efficacia nell’erogazione dei servizi consolari richiesti dalla crescente collettività di cittadini italiani all’estero (6,2 milioni), anche per far fronte agli arretrati dovuti alla chiusura parziale degli uffici all’estero per le condizioni sanitarie legate alla pandemia, ad esempio attraverso interventi straordinari volti a potenziare dotazioni informatiche e strumentali”; di “valorizzare il ruolo dell’Unità di Crisi e del suo personale, che realizza un numero di interventi in costante ed esponenziale crescita volti ad assistere i connazionali in occasione di gravi emergenze all’estero (pandemie, attacchi terroristici, catastrofi naturali evacuazioni, tensioni soci politiche) assicurando un’operatività 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno”; “assicurare un’adeguata dotazione di risorse in vista della Presidenza italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa (novembre 2021- maggio 2022), che sia all’altezza del tradizionale ruolo dell’Italia nell’organizzazione”; “assicurare la ricostituzione delle risorse a sostegno della diplomazia economica e degli strumenti dell’internazionalizzazione per il sostegno per le imprese a partire dal Fondo Simest”; “assicurare in via di urgenza un sostegno al sistema fieristico italiano, sia a livello internazionale che nazionale”; “proseguire negli sforzi per allineare gli stanziamenti agli impegni assunti dal nostro Paese nella cooperazione allo sviluppo”, accrescendo anche la capacità di spesa dell’Agenzia italiana ad essa dedicata; “incrementare la spesa a sostegno del sistema di promozione culturale del nostro Paese all’estero”. Infine, la Commissione richiama la necessità di “assicurare lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo dei Comites e, conseguentemente, del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero nella finestra temporale attualmente stabilita dalla legge e compresa fra il 15 aprile e il 31 dicembre del prossimo anno fornendo le necessarie risorse, anche per la sperimentazione di modalità di espressione del voto in via elettronica”. (Inform)