Roma - “Voglio essere molto chiaro: non c’è un’altra strada, la massima precauzione è una via obbligata per arginare la diffusione di questa pandemia fino a quando non avremo cure sempre più efficaci e poi finalmente il vaccino.

Ecco perché in questi mesi ho ripetuto mille volte che sarebbe stato un grave errore abbassare la guardia, perdere la memoria delle giornate terribili che abbiamo passato. Ecco perché in quest’aula, quando l’Italia aveva il più basso tasso di contagi d’Europa, ho detto senza incertezza e mezze parole: non facciamoci illusioni, è irragionevole pensare che la tempesta che colpisce duramente l’Europa non arrivi anche in Italia. Ho sempre pensato e continuo a pensare che la salute viene prima di tutto, che non ci potrà essere una reale ripartenza senza sconfiggere definitivamente questo maledetto virus. Dalla tutela della salute dipende la qualità della vita delle persone e la stessa ripresa economica, ecco perché occorre compiere scelte tempestive orientate alla massima precauzione”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, nella sua informativa urgente alla Camera il 6 novembre sui dati e i criteri seguiti per la collocazione delle Regioni nelle aree rossa, arancione e gialla. “I numeri, che rappresentano persone in carne ed ossa, continuano ogni giorno drammaticamente a crescere” sottolinea Speranza, che aggiunge: “Io credo che andando oltre inutili polemiche tutti dobbiamo trarre una lezione tanto evidente quanto amara da queste ultime settimane: se guardiamo a quello che sta accadendo in Europa, appare ancora più chiaro che senza consistenti limitazioni dei movimenti, senza un cambio sostanziale delle nostre abitudini di vita, senza un rigoroso rispetto delle regole di sicurezza la convivenza con il virus senza un vaccino è destinata a un clamoroso fallimento”. “Il virus non ci dà tempo, non aspetta le conclusioni delle nostre discussioni, se non lo contrastiamo adeguatamente dilaga, questa è la verità” continua il ministro, secondo cui “non possiamo stare fermi, non possiamo avere incertezze, dobbiamo muoverci con determinazione per evitare danni ancora più seri. Nessuno a nessun livello avendo responsabilità di governo può sottrarsi a questa incontrovertibile necessità. Il governo prima con l’ultimo Dpcm e poi con la mia ordinanza si è assunto fino in fondo le sue responsabilità, per me non è un merito da rivendicare ma un atto dovuto”. Speranza sottolinea poi che “si possono legittimamente avere opinioni differenti sulle scelte che abbiamo compiuto ma per favore non capovolgiamo la realtà: il governo ha sempre considerato i rischi di una seconda ondata, quando siamo venuti in aula qui e al Senato a luglio a chiedere la proroga dello stato di emergenza abbiamo segnalato quanto fosse sbagliato lisciare il pelo a posizioni negazioniste sull’uso delle mascherine, quanto fosse sbagliato rilanciare polemiche infondate sul presunto indebolimento del virus, o ancora difendere comportamenti irresponsabili durante l’estate o richiedere di avere protocolli di sicurezza meno stringenti”. I criteri scientifici alla base dei provvedimenti “in un grande Paese come l’Italia non possono essere il terreno di una battaglia politica. Lo dico con tutta la forza che ho dentro, in modo accorato: basta, non alimentiamo polemiche che non sono utili ma terribilmente dannose, lasciamo fuori dalla battaglia politica le questioni scientifiche e la battaglia che il nostro Paese deve combattere insieme sulla vicenda sanitaria. Se produciamo un clima sbagliato l’effetto sarà solo il disorientamento e la sfiducia tra i cittadini e questo ci renderà più deboli di fronte alla sfida contro il virus”. "I criteri di monitoraggio sui 21 parametri sono stati condivisi con le Regioni in 2 sedute congiunte di lavoro il 29 e 30 aprile” spiega il ministro della Salute, “da 24 settimane i 21 parametri vengono usati senza che nessuna Regione abbia mai eccepito” e “senza che una voce di dissenso si sia sollevata dal Parlamento del nostro Paese, 24 settimane di lavoro proficuo e profondo”. “I dati posti a base delle rilevazioni vengono caricati ogni settimana dalle Regioni sul database dell’Iss: la fonte dei dati sono le Regioni” ricorda Speranza, sottolineando che “appare evidente che in tutte le fasi del nostro lavoro c’è stato il pieno coinvolgimento delle principali istituzioni scientifiche del Paese così come delle Regioni in uno spirito di proficua e leale collaborazione che fin dal primo giorno ha orientato il nostro percorso. Voglio continuare testardamente a pensare che ci siamo dei limiti che la battaglia politica anche la più aspra non debba mai superare, tanto più dentro una grande emergenza sanitaria”. “Voglio evidenziare il ruolo preminente delle valutazioni di ordine scientifico nella definizione delle scelte che compiamo. È, infatti, un procedimento standardizzato su parametri scientifici. La mia ordinanza è conseguenza automatica dei dati elaborati” e “per questo non ci sono trattative, ma ci sono semplicemente scambi di dati e di informazioni” puntualizza il ministro, specificando che “lo spirito con il quale ci muoviamo è l'esatto opposto di uno spirito punitivo nei confronti delle Regioni”. “Anche sul punto della significativa prevalenza di asintomatici, attenzione a non coltivare pericolose illusioni – avverte Speranza - Se continua ad alzarsi il numero di contagiati, inevitabilmente aumenta in proporzione la quota di anziani, di soggetti fragili, affetti da uno o più patologie, e, conseguentemente, aumenteranno i ricoveri, i posti occupati in terapia intensiva, ed è inevitabile anche che più persone perderanno la vita. Attenzione, se non fermiamo la curva, il nostro personale sanitario non ce la farà a reggere l'onda d'urto” “Il nostro unico nemico è il virus, come ci ha ricordato, giorni fa, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – conclude il ministro - ci aspettano mesi non facili, ma abbiamo l'energia, le risorse e la forza per piegare nuovamente la curva. In primavera, l'Italia, tutti noi, insieme, senza distinzioni, abbiamo dimostrato di essere un grande Paese, dimostriamolo ancora una volta”. (NoveColonneATG)