La Commissione europea ha adottato la Comunicazione “Un’Unione di vitalità in un mondo di fragilità”, che sarebbe in termini pratici il suo cosiddetto “programma di lavoro”. Ovvero il documento guida che elenca e descrive le nuove proposte previste

legislative e politiche programmate per il prossimo anno; e che contiene anche quelle iniziative ancora in sospeso o che sono state messe nel cassetto perché non più attuabili. In linea generale, emergono le linee guida che la presidente Von Der Leyen ha declinato nel suo discorso sullo stato dell’Unione davanti al Parlamento europeo. La Commissione vuole dotare gli Stati membri di tutti gli strumenti legislativi non per costruire una società più giusta, più sana, più verde e più digitale. Naturalmente con la priorità che si esca dall’emergenza Covid dando priorità al coordinamento delle politiche sanitarie e al rafforzamento di quelle sociali ed economiche previste anche nel Recovery Fund. Di MES e Recovery, e del loro eventuale utilizzo, si parla e si parlerà ancora molto. Intanto la Spagna ha annunciato che non prenderà i prestiti ma solo i contributi (la parte “gratuita”). La scelta di Madrid potrebbe derivare dal fatto che on tassi di interesse così bassi l’incentivo a prendere soldi a prestito UE diminuisce ritenendo forse più funzionale prendere a prestito dal mercato visto che, a tassi analoghi, non viene richiesto di sottostare alle condizionalità del Recovery. Ma volendo volgere lo sguardo un po’ più lontano, verso il prossimo anno almeno, vorrei fare prima un bilancio e poi evidenziare alcuni aspetti del lavoro della Commissione, dando enfasi alle politiche nel campo dei diritti e dell’uguaglianza. Partendo da quella di genere. Nei primi 100 giorni di lavoro la Commissione ha pubblicato la sua strategia per la parità di genere e sono previste per il 2021 sia una nuova proposta per combattere la violenza di genere, visto che la ratifica della Convenzione di Istanbul è bloccata da alcuni stati membri, sia una proposta per estendere l’elenco degli eurocrimini e includere tutte le forme di crimini ispirati dall’odio e di incitamento all’odio. Sono in sospeso anche due proposte. Quella per il miglioramento dell’equilibrio di genere tra gli amministratori non esecutivi di società quotate in borsa e relativi provvedimenti e quella sulla parità di trattamento tra le persone indipendentemente da religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. Sul fronte dei diritti, recentemente è stato pubblicato il primo rapporto annuale sullo stato di diritto che copre tutti gli Stati membri nell’obiettivo che la Commissione ha di volere continuare a costruire un’Unione di uguaglianza e a sostenere l’impegno dell’Europa per la protezione dei valori dell’UE, partendo da inclusione e l’uguaglianza in tutti i suoi sensi. Tutto questo indipendentemente da sesso, razza o origine etnica, religione o dalle convinzioni personali, dalla disabilità, dall’età o dall’orientamento sessuale. Parole che in zona Visegrad, alle orecchie degli amici di Salvini e della Meloni, suonano come offese e lesa maestà. E forse qualcuno, specie in Ungheria e in Polonia storcerà parecchio il naso quando tra poche settimane verrà pubblicata la strategia per l` uguaglianza LGBTIQ. Inoltre, dopo il recente Piano di azione contro il razzismo, il prossimo anno la Commissione lancerà la strategia sulla lotta all’antisemitismo. Visto l’aumento della violenza antisemita e dei crimini ispirati dall’odio, la Commissione presenterà una strategia globale sulla lotta all’antisemitismo, per integrare e sostenere gli sforzi degli Stati membri. È stata anche annunciata una strategia dell’UE sui diritti del bambino esaminerà come preparare la partecipazione dei bambini e dei giovani alla vita democratica dell’UE, per proteggere meglio i bambini vulnerabili, proteggere i loro diritti online, promuovere una giustizia a misura di bambino e prevenire e combattere la violenza. In campo economico, sono state annunciate riforme importanti che vanno dalla revisione della direttiva e del regolamento sui mercati degli strumenti finanziari al pacchetto legislativo antiriciclaggio. Dal pacchetto economia equa: piano d’azione sul pilastro europeo dei diritti sociali alla raccomandazione per una garanzia europea per l’infanzia. In cantiere per il prossimo anno ci sono anche la strategia sul futuro di Schengen e una serie di importanti iniziative legate alla giustizia e agli affari interni, come l’agenda dell’UE per contrastare la criminalità organizzata e il terrorismo, la legislazione per contrastare efficacemente l’abuso sessuale di minori online o la proposta di modernizzare l’attuale cooperazione intra-UE in materia di applicazione della legge creando un codice di cooperazione di polizia dell’UE. A proposito di cooperazione, verrà rafforzata anche quella giudiziaria attraverso un vero e proprio pacchetto di proposte per lo scambio digitale di informazioni sui casi di terrorismo transfrontaliero o per la creazione di piattaforme di collaborazione tra squadre di investigazione comuni prevedendo la digitalizzazione della cooperazione giudiziaria transfrontaliera. Sono in arrivo anche regole più chiare sul finanziamento dei partiti politici europei e azioni per garantire una maggiore trasparenza nella pubblicità politica a pagamento e per proteggere i giornalisti e la società civile da azioni legali strategiche contro la partecipazione pubblica . Da italiano all’estero infine sono felice che la direttiva sulla protezione consolare verrà rivista per facilitare l’esercizio del diritto di cittadinanza dell’Unione, partendo dalla protezione consolare, cosi importante specie in questo momento di emergenza mondiale. Una lunga lista che non rappresenta solo un Programma annunciato, ma un impegno che verrà mantenuto. Questa e la forza “vitale” dell’Europa. Gli strumenti, specie quelli finanziari, per potere svolgere al meglio questi impegni sono però nelle mani e nelle tasche dei governi nazionali. E questa, ancora, è la sua debolezza .

Lanfranco Fanti Europeista di mestiere con una passione ereditaria per la politica