Ho chiesto nuovamente, con insistenza, al Ministro della salute Roberto Speranza e al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio di disporre il superamento dell’obbligo di quarantena per coloro che provengono dal Canada e dagli USA.

Avevo già scritto direttamente ai due ministri, come si ricorderà, quando nessuno aveva sollevato la questione, precisamente il 14 luglio scorso (link del comunicato). Ora sono tornata a farlo con un’interrogazione in commissione che ho proceduto a depositare in vista di una risposta del Governo che dovrebbe arrivare alla ripresa dei lavori parlamentari. Il carico di sacrificio che le disposizioni di contenimento hanno messo a carico dei connazionali all’estero è ormai grande ed è durato troppo a lungo. Ne hanno sofferto le persone, le relazioni professionali e di studio, le attività economiche. Per l’Italia, è stata una perdita secca di relazioni e di risorse. E’ tempo di modificare le cose, pur restando estremamente vigili sulle questioni relative alla salute e alla vita dei cittadini. Il tempo richiesto per l’assolvimento della quarantena è purtroppo un deterrente insuperabile per chi ha pochi giorni o impegni di lavoro nei paesi di residenza. Su questo si può e si deve intervenire. D’altro canto, nel periodo estivo, ricorrendo ai tamponi, si sono fatte negli aeroporti italiani utili sperimentazioni per coloro che rientravano nel Paese Per questo credo che la conformità di due tamponi, uno in partenza e l’altro all’arrivo, che testimoni la non positività possa bastare per superare l’obbligo di quarantena. In ogni caso, i tecnici sapranno indicare quali accorgimenti possano essere necessari per raggiungere lo scopo. L’importante è il risultato.