Approvati dall’Aula di Palazzo Madama disegni di legge di ratifica ed esecuzione delle intese tra Italia, Colombia ed Ecuador sulle doppie imposizioni e l’elusione fiscale Ad illustrare i due provvedimenti è stato il relatore Gianluca Ferrara (M5S)

ROMA – L’Aula del Senato ha approvato i provvedimenti di ratifica ed esecuzione della Convenzione tra Italia e Colombia per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatta a Roma il 26 gennaio 2018, già approvato dalla Camera dei deputati, e quello per la ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica della Convenzione tra Italia ed Ecuador sulla stessa materia, con Protocollo, firmata a Quito il 23 maggio 1984, fatto a Quito il 13 dicembre 2016. Ad illustrare i due provvedimenti è stato il relatore Gianluca Ferrara (M5S). Il primo – ha segnalato – è finalizzato a disciplinare gli aspetti fiscali relativi alle relazioni economiche e finanziarie posti in essere fra l’Italia e la Colombia, al fine di eliminare il fenomeno della doppia imposizione e di realizzare una equilibrata ripartizione della materia imponibile tra i due Stati. Il quadro giuridico che ne deriva, oltre a tutelare gli interessi generali rientranti nella competenza dell’amministrazione finanziaria italiana, consentirà alle imprese italiane di operare in Colombia in condizioni pienamente concorrenziali rispetto agli operatori di altri Paesi ad economia avanzata, offrendo condizioni di certezza anche per investitori della controparte in Italia. L’intesa si conforma agli standard più recenti del modello dell’Ocse, nonché a quelli derivanti dalla raccomandazione del progetto dell’Ocse G20 in materia di contrasto ai fenomeni di elusione e spostamento artificioso delle basi imponibili. Il Protocollo stipulato con l’Ecuador è finalizzato ad aggiornare e ad adeguare la definizione delle imposte previste dalla Convenzione bilaterale del 1984 e dal relativo Protocollo ai più recenti standard internazionali, recependo, in particolare, le disposizioni del modello Ocse in relazione alla portata di utilizzo delle informazioni oggetto di scambio e al relativo perimetro operativo. L’intento sotteso al provvedimento è quello di intensificare la cooperazione amministrativa tra i due Paesi in materia di scambio di informazioni, conformemente all’obiettivo prioritario della lotta all’evasione e all’elusione fiscale. La ratifica non prevede oneri economici aggiuntivi per il bilancio dello Stato e l’accordo non presenta profili di incompatibilità con la normativa nazionale, né con l’ordinamento dell’Unione europea e con gli altri obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese. (Inform)