Il ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, rileva l’importanza di questo nuovo anno, in cui inizieranno a dispiegarsi gli effetti del nuovo ciclo istituzionale con la Commissione von der Leyen ROMA – Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola,

ha esaminato nei giorni scorsi la Relazione programmatica per il 2020 sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea, elaborata dal Dipartimento per le Politiche Europee con la partecipazione e la collaborazione di tutte le amministrazioni interessate. La Relazione, che è stata poi trasmessa al Parlamento, è strutturata in cinque parti, precedute da schede di sintesi delle iniziative e dei programmi che il Governo intende perseguire per un’attiva partecipazione dell’Italia all’Unione Europea nel 2020. La prima parte traccia le linee d’azione che il Governo intende assumere per un rilancio dell’integrazione politica europea e dei rapporti con le istituzioni dell’Unione. La seconda è dedicata alle priorità da adottare nel quadro delle politiche orizzontali, come quelle per il mercato unico dell’Unione e quelle settoriali: strategie in materia di migrazione, politiche per l’impresa, per il rafforzamento di uno spazio di libertà, di sicurezza e giustizia. La terza parte illustra gli orientamenti del Governo in materia di politica estera e di sicurezza comune e per la gestione dei processi di allargamento, vicinato e di collaborazione con Paesi terzi. La quarta approfondisce le strategie di comunicazione e di formazione del Governo in merito all’attività dell’Unione europea e alla partecipazione italiana all’Ue. Infine, la quinta parte offre una panoramica sul ruolo di coordinamento delle politiche europee svolto dal Comitato Interministeriale per gli Affari europei e sul tema dell’adeguamento del diritto interno al diritto dell’Unione Europea, con la consueta finestra sulle attività di prevenzione e soluzione delle procedure di infrazione. Completano il testo tre Appendici con specifici riferimenti al Programma del Trio di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, valido fino al 30 giugno 2020 e al Quadro delle risorse del bilancio dell’Unione europea per il 2020. “Il 2020 sarà un anno importante per l’Unione Europea perché inizieranno a dispiegarsi gli effetti del nuovo ciclo istituzionale europeo, appena avviatosi, da ultimo con l’insediamento della Commissione von der Leyen – spiega nella premessa il ministro Amendola. “In questo contesto – sottolinea, – il rapporto dell’Italia con l’Unione Europea deve continuare ad essere improntato ad un approccio costruttivo e propositivo, nella consapevolezza che la tutela del nostro interesse nazionale non si persegue agendo in maniera isolata ma, al contrario, con la presenza politica e le proposte, che rendono il nostro Paese più forte e credibile”. (Inform)