Più di una volta abbiamo segnalato il fatto che in Europa sono attivi movimenti di destra estrema che, spesso, assumono caratteri apertamente eversivi e nazisti. I quali alimentano una campagna razzista e antisemita.

Questo fenomeno si manifesta con particolare aggressività in Germania, soprattutto nei Land dell’Est. Oggi La Stampa ci riferisce che in Germania nel 2018 sono stati 1800 gli atti di antisemitismo; un sondaggio del 2019 ha verificato che il 27% dei tedeschi hanno pensieri antisemiti e in un rapporto del governo federale si legge che sono 12.700 gli estremisti di destra pronti alla violenza. Sono dati inquietanti. Nella città di Dresda (la Firenze dell’Elba, per i tanti musei, collezioni d’arte e monumenti storici), capitale di uno dei più grandi Land, l’estrema destra nazista e razzista è particolarmente arrogante e violenta. Ma c’è stata anche una reazione popolare che va segnalata perché, nei giorni scorsi, si è svolta una grande manifestazione, con tanti giovani, organizzata da “Dresda libera dai nazisti”. E una corrispondenza de La Stampa ci informa che il Consiglio comunale della città ha votato una risoluzione con la quale si delibera lo “stato di emergenza” per il pericolo del risorgente nazismo. Il documento non è stato votato dalla Cdu di Merkel, che è stata molto criticata. La delibera invita la Giunta ad intensificare gli sforzi contro il fenomeno dell’estremismo di destra, delle xenofobia e dell’intolleranza, dando vita a campagne di sensibilizzazione nelle scuole e negli uffici pubblici e aiutando maggiormente tutte le vittime di attacchi intimidatori da parte dei neonazisti. A me sembra importante che a reagire contro il neonazismo sia stata la comunità di una grande città, non delegando questo compito di difesa della legalità solo agli apparati dello Stato. E in Italia? La destra nazista e fascista è più camuffata che in Germania. Il fascismo ed il razzismo non sono prerogativa solo di Casa Pound. Lo abbiamo visto al Senato, nel voto sulla commissione proposta dalla senatrice Liliana Segre: è stato un segnale significativo. Il fatto che ad Ascoli Piceno il suo sindaco, insieme ad attivisti del partito della Meloni, il 28 ottobre abbiano celebrato l’anniversario della marcia su Roma è una controprova. Non voglio esagerare né creare allarmismo. Tuttavia: attenzione al camuffamento. Gli insulti della destra alla Camera nei confronti del deputato Emanuele Fiano, proprio sul tema dell’antisemitismo, rivelano la vocazione razzista della destra. La reazione della comunità di Dresda al nazismo ci dice che questo si combatte mobilitando il popolo come indica la delibera di quel Comune. E ciò deve valere anche qui, da noi. Il razzismo dei Salvini e della Meloni contro i “neri” ha lo stesso significato, la stessa matrice culturale. E l’antisemitismo emerge anche quando il problema si pone al Senato e alla Camera. (Emanuele Macaluso 2 novembre 2019)