L’USEF ADERISCE ALLA PETIZIONE LANCIATA SU WE MOVE.EU IN DIFESA DEI NOSTRI MARI. QUI DI SEGUITO IL TESTO DELLA PETIZIONE

L'oceano produce gran parte dell'ossigeno che respiriamo. Ci protegge anche dagli effetti peggiori dei cambiamenti climatici, assorbendo il calore in eccesso e la C0₂ prodotta dall'uomo.

Ma se continuiamo ad abusare dell'oceano con la pesca eccessiva e l'inquinamento, la sua capacità di proteggerci e sostenerci diminuirà massicciamente. Senza un oceano sano, non c'è modo di fermare l'emergenza climatica: il nostro futuro sarà caratterizzato da tempeste sempre maggiori, aumento del livello del mare, perdita di acqua dolce e diminuzione delle faune ittiche. [2] Lo scorso giovedì, il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) ha pubblicato un rapporto speciale che mostra quanto terribili saranno gli impatti dei cambiamenti climatici sull'oceano e, di conseguenza, per noi. Un oceano pieno di vita giocherà un ruolo centrale nella soluzione alla crisi climatica. Ma l'oceano ci aiuterà solo se smetteremo immediatamente di pescare troppo e faremo in modo che almeno il 30% dei mari sia completamente protetto.[3] L'oceano è attualmente impoverito a causa della pesca eccessiva. Quasi il 90% delle riserve ittiche del Mediterraneo è sovrasfruttato e allo stesso modo sono sfruttate oltre il 40% delle riserve dell'Atlantico nordorientale.[4] La pesca industriale è uno dei maggiori fattori di distruzione dell’ecosistema oceanico: ne riduce la capacità di smaltimento nel ciclo del carbonio, un processo vitale per ridurre al minimo il degrado climatico.[5] Eppure, incredibilmente, i ministri dell'Unione europea continuano a permettere la pesca incontrollata. L'UE ha convenuto che c'è una crisi oceanica ed ha elaborato un piano per porre fine al sovrasfruttamento entro il 2020. Ma sono passati cinque anni e i politici continuano a ignorare palesemente le loro stesse promesse (e la scienza), mentre i nostri ecosistemi marini continuano ad essere distrutti. Perché? Perché i ministri della pesca si attengono agli interessi a breve termine della grande industria e non hanno il coraggio politico di agire per creare un’economia sostenibile, per noi e per il futuro dei nostri figli. Grazie alla pubblicazione del nuovo rapporto dell'IPCC e l'impegno dell'UE ad agire sul cambiamento climatico, possiamo alzare la pressione in questo momento cruciale e mostrare il nostro sostegno per salvare e proteggere il nostro Pianeta. Se non possiamo salvare il nostro oceano, non potremo salvare il pianeta. La crisi climatica è una crisi oceanica e non si limita alla “sola” terraferma. Lo scorso venerdì, milioni di adolescenti e di adulti si sono uniti per protestare in tutta Europa e per prendere parte allo sciopero globale per il clima. Facciamo in modo che la lotta per salvare il pianeta non sia combattuta invano. La scadenza del 2020 per porre fine alla pesca eccessiva e per salvare i nostri mari si avvicina rapidamente. Unisciti agli oltre 180.000 membri di WeMove Europe che hanno già firmato per chiedere ai ministri dell'UE di mantenere le loro promesse per l'oceano. Consegneremo le vostre firme ai ministri chiave che si riuniranno a dicembre 2019. Firma ora! Grazie dalle spiagge di tutta Europa, Giulio (Roma - Mar Tirreno), Jörg (Lubecca - Mar Baltico), Alexandre (Marsiglia - Mar Mediterráneo), e tutto il team di WeMove Europe.