Che pena per gli italiani nel mondo! Non è bastato il primo periodo di sottosegretariato di Merlo, durante il quale si è dato parecchio da fare, ma non per difendere i diritti degli italiani nel mondo, ma per allargare la sua rete di influenza, la sua marcia alla conquista del mondo delle associazioni.

Una politica fatta di comunicati di visite in giro per il mondo, di nomina di coordinatori punto di riferimento per il nominatore, possibilità di guadagnare un improbabile seggio in parlamento per il nominato. In giro a raccogliere tutti gli scontenti o tutti coloro che non avendo trovato spazio nell’area di iniziale appartenenza, hanno scelto di fare il salto della quaglia. Il pregio di movimenti come il MAIE, cresciuto alla scuola di Pallaro, antesignano in questo mestiere, è quello di non avere vincoli di nessun tipo, di avere una grande facilità di passaggio da un’area all’altra con noscialanza pur di restare a galla. L’altro ieri (2009) in lista unica con i Liberal Democratici, nel 2013 come si presenta come MAIE in Amercia Latina eleggendo due deputati ed un senatore. Sempre nel 2013 riesce ad eleggere una deputata in America del Nord nella lista Monti. Alle europee del 2014 presenta propri candidati aderendo al movimento “Io Cambio” che come capolista aveva quel Davide Vannoni ideatore del metodo stamina. Magro il bottino per quella lista, che dovette accontentare di un misero 0,2% su base nazionale ed al 3% nella circoscrizione estera non superando quindi la soglia minima del 4% previsto dalla legge elettorale europea. La marca del MAIE continua senza farsi assalire né da sensi di colpa né da preoccupazioni, quindi ieri con il governo giallo verde e con Salvini, oggi con il governo giallo rosso, senza nessun problema, giocando bene le sue carte, facendo fruttare i sui tre deputati e due senatori riesce a guadagnarsi la poltrona di sottosegretario agli esteri sia con Salvini che con Zingaretti e Di Maio. Un bel esempio di coerenza, una coerenza con il disegno e le mire politiche del fondatore del movimento, il Sen. Merlo, votato, si fa per dire, alla difesa degli italiani all’estero, che lo vedono sempre in giro per il mondo, ma in quanto a produrre benefici per i suoi “difesi” per il suo elettorato associativo, non si vede grande impegno, non si intravedono risultati concreti. E gli italiani all’estero cosa pensano? Ma principalmente, cosa pensa la sinistra che non ha saputo contrastare il ritorno di Merlo al Ministero degli Affare Esteri e della Cooperazione Internazionale? Una sinistra, che resta scoperta in tutto il continente latino americano dove per altro pesa come una cappa di piombo una inchiesta per brogli elettorali in corso sia in Argentina che in Italia. Non era forse meglio evitare che Merlo continuasse la sua politica di espansione ricompensando i suoi voti con un incarica in altro ministero p il PD ha rinunciato agli italiani all’estero di un continente affollato come l’America Latina? Vedremo che cosa ci riserva il futuro, dalla premessa pensiamo che gli italiani nel mondo ne vedranno delle belle. Salvatore Augello 16 settembre 2019