(SA) - La colpa? Indossare una maglietta bordeaux del Cinema America, per cui meritano l’appellativo di antifascista. A causa di questa innocua maglietta indossata da quattro ventenni una squadra fascista composta da una diecina di trentenni,

ha accusato i quattro di essere antifascisti ed ha cominciato a colpirli con pugni, bottiglie, testate ed insulti del fiorito repertorio fascista che oggi sembra andare molto in voga a Roma. Aumenta l’intolleranza di una società che sempre più subisce la permeabilità di formazioni neofascite tollerata dal ministro dell’Interno, che anzi si è anche avvalso dei voti di casapaund e di forza nuova, per lanciare la sua scalata al potere. Eppure, la Costituzione Italiana nella XII disposizione transitoria e finale recita: “E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”. Tale norma è stata ripresa e rafforzata nel 1952 dalla legge n. 645 conosciuta anche come “legge Scelba”,

che all’articolo 1. recita: “Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista.”

Ed all’articolo 2 stabilisce: “Chiunque promuove, organizza o dirige le associazioni, i movimenti o i gruppi indicati nell'articolo 1, è punito con la reclusione da cinque a dodici anni e con la multa da 2.000.000 a 20.000.000 di lire (3/a) (4). Chiunque partecipa a tali associazioni, movimenti o gruppi è punito con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da 1.000.000 a 10.000.000 di lire (1) (2). Se l'associazione, il movimento o il gruppo assume in tutto o in parte il carattere di organizzazione armata o paramilitare, ovvero fa uso della violenza, le pene indicate nei commi precedenti sono raddoppiate (2). L'organizzazione si considera armata se i promotori e i partecipanti hanno comunque la disponibilità di armi o esplosivi ovunque custoditi (2). Fermo il disposto dell'art.29, comma primo, del codice penale, la condanna dei promotori, degli organizzatori o dei dirigenti importa in ogni caso la privazione dei diritti e degli uffici indicati nell'art.28, comma secondo, numeri 1 e 2, del codice penale per un periodo di cinque anni. La condanna dei partecipanti importa per lo stesso periodo di cinque anni la privazione dei diritti previsti dall'art.28, comma secondo, n. 1, del codice penale. (1) La misura della multa è stata così elevata dall'art.113, quarto comma, L. 24 novembre 1981, n. 689, la sanzione è esclusa dalla depenalizzazione in virtù dell'art.32, secondo comma, della legge sopracitata. (2) Gli attuali commi dal primo al quarto così sostituiscono gli originari primi tre commi per effetto dell'art.8, L. 22 maggio 1975, n. 152.” Eppure, complici le istituzioni, oggi ci ritroviamo non solo a dovere assistere a scene di intolleranza come quella appena capitata ai giovani a Roma, o a quelle contro gli immigrati, contro l’assegnazione di case anche ad immigrati in graduatoria, come previsto dalle leggi, oppure in difesa di chi occupa abusivamente una casa. Ma ci troviamo anche di fronte alla palese violazione di diverse leggi: casapaud occupa abusivamente un palazzo al centro di Roma, ed in barba alla legge Scelba, oggi ha sede in diverse regioni d’Italia, partecipa ad elezioni comprese le ultime europee e le ultime amministrative e vanta la elezione di ben 63 consiglieri comunali, di cui 26 solo in Lombardia e 18 nel Piemonte. Ciò non sarebbe stato possibile, se invece di cincischiare sulla applicabilità o meno di una legge e della stessa costituzione, si procedesse semplicemente ad applicare le leggi. Casapaund e forza nuova non hanno mai fatto mistero della loro anima fascista e nazista, lo fanno nelle loro manifestazioni pubbliche, lo fanno con gli atti di violenza che consumano ai danni di chi è contro di loro, la fanno semplicemente quando rendono “onori a Mussolini” ed alzano il braccio nel saluto fascista. Ma il ministro dell’interno italiano, è impegnato nella sua guerra personale contro gli immigrati e contro le ONG e non si può occupare di rinascita del partito fascista che pur con altri nomi, si allarga a macchia d’olio sotto i suoi occhi compiacenti. Si può sciogliere casapaund e forza nuova? Noi siamo sicuri di si, perché così recitano le leggi italiane. Non procedere, consentire il loro sviluppo perché funzionale ad un disegno politico che ci fa fare dei salti indietro in un tempo che non vogliamo più percorrere, che contribuisce ad imbarbarire questa nostra società già di per se molto problematica, solo in cambio di qualche mangiata di voti, rende complici chi ha il dovere di fare rispettare le leggi della Repubblica e non lo fa. Noi non vogliamo nessun ritorno al passato, ma siamo perché ogni e qualsiasi tentativo venga stroncato sul nascere, solo e semplicemente avvalendosi delle leggi che sono state fatte a guardia e protezione della Democrazia Italiana, faticosamente conquistata con lo spargimento di tanto sangue di giovani generosi che in montagna nella loro guerra di resistenza hanno conquistato la Repubblica e la Democrazia di questo paese, che merita di essere governato meglio e di guardare in avanti per la costruzione di un futuro equo ed umano a misura d’uomo. (alvatore Augello)