ROMA - È stato presentato, presso la Sala del Refettorio della Camera dei deputati, il RIM Junior 2018-2019 ossia il Racconto degli Italiani nel Mondo pensato per bambini e adolescenti. Il volume è realizzato dalla Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Cei,

in collaborazione con l’Associazione di promozione sociale MamApulia, sotto il coordinamento scientifico e redazionale di Delfina Licata. I testi sono curati da Daniela Maniscalco, Presidente della Dante Alighieri Lussemburgo; le illustrazioni sono di Carmela D’Errico, mentre la direzione artistica del progetto è stata affidata a Mirko Michele Notarangelo. Un aeroplanino di carta conduce i lettori in questo viaggio alla scoperta delle storie legate alla migrazione italiana nel mondo, che viene ripercorsa in dodici tappe ossia in grandi metropoli che racchiudono la dimensione dei rispettivi Paesi: Londra, Parigi, Amsterdam, Berlino, Cracovia, Tangeri, Alessandria d’Egitto, New York, San Paolo, Shanghai, Sydney e Wellington. E’ un susseguirsi di vicende legate a personaggi noti e persone comuni, che hanno reso tutte insieme grande l’Italia nel mondo. Troviamo per esempio il patriota Giuseppe Mazzini, fondatore di una scuola serale gratuita messa a disposizione della comunità italiana di Londra; la scrittrice Cristina da Pizzano che a Parigi comporrà il suo capolavoro intitolato “La città delle dame” in difesa del genere femminile; l’ingegnere Filippo di Chiese che a Berlino inventò l’elegante carrozza nominata “Berlina” in omaggio alla città; la bella duchessa italiana Bona Sforza d’Aragona che, sposando Sigismondo I, divenne regina di Polonia e si trasferì a Cracovia dando vita a una corte rinascimentale in perfetto stile italiano; infine l’eroe Giuseppe Garibaldi che trovò rifugio politico a Tangeri. Ci sono poi anche storie di persone comuni e di lavoratori espatriati: dall’attesa delle migliaia di italiani ad Ellis Island per entrare negli States agli operai di Wolfsburg in Germania, che produssero la celebre autovettura chiamata “Maggiolino”, fino alla “rivolta degli spaghetti” dei lavoratori nei cantieri navali di Amsterdam, passando per le balie italiane di Alessandria d’Egitto. La presentazione del volume è stata introdotta da Gianni Lattanzio, Segretario Generale Istituto Cooperazione Paesi Esteri, che ha moderato il dibattito. Lattanzio ha anzitutto espresso particolare soddisfazione nel presentare un lavoro come il RIM Junior 2018-2019: “La Fondazione Migrantes è animata da una profonda attenzione non soltanto verso i dati ma soprattutto verso le persone e verso le loro storie: questo perché la storia delle migrazioni è la storia della cultura di un popolo, ossia una storia intrisa di valori cristiani che appaiono in maniera chiara ed evidente in questo lavoro editoriale”. Il Presidente della Fondazione Migrantes, Monsignor Guerino Di Tora, ha voluto sottolineare l’importanza di uno strumento come il Rapporto degli Italiani nel Mondo, portato avanti ormai da tredici anni con orgoglio dalla Migrantes e in grado di fotografare annualmente il fenomeno dei flussi migratori; ha quindi delineato il ruolo centrale della Migrantes nell’accompagnare gli italiani all’estero. “Il RIM Junior è un’evoluzione importante perché si rivolge ai più giovani. La realtà migratoria italiana – ha spiegato Di Tora - è qualcosa con cui avremo a che fare per almeno altri venti o trent’anni: è quindi giusto che i ragazzi siano correttamente informati ovvero formati all’intercultura. Essa è già una realtà ma diventerà sempre di più un fattore imprescindibile di convivenza civile, in chiave europeista e mondiale. La globalizzazione è un dato di fatto: la gente si muove da sempre e continuerà a farlo. Il RIM Junior - ha aggiunto Di Tora - è dunque uno strumento per capire la migrazione. Oggi emigrano non solo gli uomini in età da lavoro; emigrano intere famiglie, genitori, e pensionati. La mobilità deve essere un elemento di conoscenza, d’incontro e di arricchimento culturale. Questo è l’intento del volume RIM Junior: non disperdere un patrimonio di storie, esperienze, conoscenze”. La deputata di Forza Italia, eletta nella ripartizione Europa , Fucsia Fitzgerlad Nissoli, si è detta “molto affezionata alla Fondazione Migrantes e al Rapporto degli Italiani nel Mondo che ci ha abituati da anni a questo metodo di lavoro puntuale e appassionato”. Nissoli ha quindi parlato di questa versione del Rapporto pensata per i più giovani ossia il RIM Junior. “Esso prosegue sulla stessa strada, pur essendo una sorta di fratello minore. Il fenomeno migratorio - ha aggiunto la deputata - va conosciuto e va fatto conoscere soprattutto ai ragazzi. Personalmente mi sono occupata della promozione della lingua italiana all’estero, che è il nostro maggiore e più autorevole biglietto da visita. Il RIM Junior è pertanto uno strumento preziosissimo, che ci fa scoprire la storia delle migrazioni tutt’ora in atto del nostro popolo. Dovrebbe diventare un testo di riferimento in tutte le scuole dove si insegna l’italiano nel mondo”, ha concluso Nissoli. A seguire, in collegamento Skype, è intervenuto il Console generale di New York Francesco Genuardi, che ha espresso apprezzamento per il RIM Junior. “Sono felice di portare il mio saluto da un luogo come New York che è il vero crocevia della migrazione italiana. Tutti gli italiani arrivati a New York, in ogni epoca, hanno dimostrato di possedere un know how fondamentale: quello appunto di essere italiani. L’italianità è una marcia in più e questo emerge anche dal RIM Junior”, ha concluso Genuardi. Sempre da New York il collegamento con Monsignor Franco Hilary, Osservatore della Santa Sede presso l’Onu. “Il RIM Junior è un lavoro straordinario, non solo da un punto di vista scientifico ma anche artistico. Per i nostri ragazzi – ha evidenziato Hilary - è importantissimo capire la questione della migrazione. È’ bene che le nuove generazioni sappiano quello che è stata l’emigrazione e quello che essa rappresenta oggi. L’emigrazione fa parte della nostra vita di esseri umani: per questo è così importante dare ai giovani gli strumenti per comprenderla e conoscerla”. Daniela Maniscalco, autrice dei testi di RIM Junior, ha quindi spiegato la nascita e l’evoluzione del lavoro. “Il volume si propone di raccontare ai ragazzi la storia dell’emigrazione in modo semplice ma accattivante. Il precedente RIM Junior, quello del 2017, è stato fondamentale per capire quali fossero le cose da migliorare. Rispetto alla prima edizione, ci sono molte più storie relative all’infanzia e al mondo femminile, con un percorso che scorre dal Medioevo ai giorni nostri. Ci sono anche dei percorsi tematici, come per esempio il rapporto degli italiani con i servizi postali, dove siamo sempre stati all’avanguardia”, ha spiegato Maniscalco. Al tavolo dei relatori erano presenti anche Viviana Daloiso, cronista di Avvenire, e Vinicio Ongini, coordinatore dell’Osservatorio Nazionale sull’Intercultura per il Ministero dell’Istruzione. “La bellezza di questo volume è che riesce a dare un volto alle storie”, ha commentato Daloiso mentre Ongini ne ha evidenziato “utilità e importanza pedagogiche” ricordando anche la bontà di portare testi come questo nelle scuole soprattutto in periferia. Anche Annavaleria Guazzieri, coordinatrice dell’Ufficio scolastico del Consolato generale di New York, in collegamento Skype, ha apportato il proprio contributo: “Bisogna parlare ai ragazzi con tanto ottimismo e il RIM Junior ne è pieno: la scuola sia il centro del cambiamento”. Il ricercatore Giuseppe Sommario, ideatore del Piccolo Festival delle Spartenze, ha evidenziato come “il RIM Junior sia una sorta di ‘bignami’ in grado di appassionare grandi e piccoli”. Presenti in sala anche i consiglieri del Cgie, Franco Dotolo e Norberto Lombardi, che hanno ricevuto il ringraziamento dei relatori per il lavoro istituzionale svolto a favore degli italiani nel mondo. “In un momento di cambiamenti trasversali nella nostra società, come quello attuale, - ha affermato Lombardi - è più che mai necessario sviluppare una cultura delle migrazioni. L’Italia deve essere fiera delle proprie istituzioni scolastiche e di formazione e di come in esse avvenga l’integrazione reciproca; ma non si lasci il tutto alla generosità e alle azioni di volontariato perché per sviluppare una multiculturalità occorrono investimenti. Contiamo d’inserire queste tematiche nella prossima assemblea del Cgie”. In conclusione è intervenuta Delfina Licata, coordinatrice del progetto editoriale RIM, che ha impostato il proprio pensiero attorno al concetto di “positività”. “Abbiamo portato nel RIM Junior il bagaglio costruito in questi tredici anni di Rapporto degli Italiani nel Mondo dove affrontiamo da sempre ogni tipologia di tematica, ossia anche il racconto ‘scomodo’, ma lo facciamo interfacciandoci alle problematiche sempre con positività. E’ il caso dei connazionali che sono detenuti o di quelli con disagio psicologico: la nostra idea è quella di far emergere anche gli elementi bui e più oscuri della mobilità in una relazione tra passato e presente”, ha commentato Licata invitando a bypassare terminologie come “fuga dei cervelli” oppure a rapportarsi con maggiore consapevolezza alla questione della clandestinità, poiché “spesso sfugge alla memoria quando i clandestini eravamo noi ed a volte lo siamo tuttora”, ha aggiunto Licata pensando all’emigrazione in terre lontane come l’Australia. (Simone Sperduto/Inform)