Prot. n. 08                                                                                          Serradifalco, 28 aprile 2019

OGGETTO: riduzione parlamentari.

                                                                                               Al Presidente del Consiglio

                                                                                              Prof. Giuseppe Conte

                                                                                              Al Sen. Riccardo Merlo

                                                                                              Sottosegretario Affari Esteri

                                                                                              Ai Presidenti dei Gruppi Camera

 PD, FI, Lega, M5S, FdI MAIE, USEI,

+ EUROPA, MISTO

AI SIGG. DEPUTATI ELETTI ALL’ESTERO

LORO SEDE

 

 

            Illustrissimi Signori,

quella che mi accingo a chiedervi è una cosa che anche se ha molto a che fare con la politica, va oltre la stessa, oltre ogni appartenenza politica, perché è solo una questione di giustizia e di parità di diritti.

            Intanto la richiesta non la faccio a nome personale, ma la faccio a nome del Coordinamento delle Associazioni Regionali Siciliane dell’Emigrazione (CARSE), che al momento è composto dalle otto associazioni che l’hanno costituito ossia: AITAE-AITEF; ANFE PALERMO,COES, CRASES, ISTITUTO FERNANDO SANTI, SIRACUSANI NEL MONDO, RAGUSANI NEL MONDO, USEF. Otto associazioni che in giro per il mondo hanno una rete associativa che comprende parecchie centinaia di associazioni e circoli. A nome loro, quindi, essendo io al momento il Presidente del Coordinamento, formulo la richiesta illustrata in questa lettera, che sottopongo alla Vostra attenzione.

            Ho detto che la mia è una richiesta che va oltre le ideologie partitiche, che restano patrimonio culturale di ognuno di noi, ma vuole affrontare un problema di giustizia e di uguaglianza

di fronte alle leggi italiane ed alla Costituzione sulla quale si regge la nostra Repubblica.

            Mi riferisco alla tematica che la Camera dei Deputati è chiamata a discutere a partire da domani 29 aprile, ossia alla legge che prevede la diminuzione del numero dei Parlamentari.

            Premesso che mi trova d’accordo l’idea di ridurre il numero dei Parlamentari, debbo però fare rispettosamente notare che non c’è uguaglianza di trattamento nel numero di cittadini che rappresenta un deputato eletto in Italia ed uno eletto all’estero.

            Ne deriva quindi una disparità di trattamento nell’applicare il dettame della Carta Costituzionale, atteso che un deputato eletto in Italia oggi rappresenta 96.000 cittadini ed uno eletto all’estero ne rappresenta 400.000, mentre un senatore eletto in Italia rappresenta 192.000 cittadini a fronte degli 800.000 che ne rappresenta uno eletto all’estero.

            Questa disparità già molto marcata ora, con la nuova legge verrebbe ad aggravarsi notevolmente, poiché il rapporto di rappresentanza tra eletto in Italia ed eletto all’estero sarebbe rispettivamente di 150.000 e 700.000 per i deputati e di 300.000 e 1.400.000 per i senatori.

            Cifre che ho voluto ricordare a me stesso, convinto come sono che le SS.LL. le conoscano già, cifre che documentano la grande ingiustizia che  risulterebbe aggravata se la riforma dovesse essere confermata così come è passata al Senato.

            La richiesta che mi permetto sottoporvi, intanto è quella di pregare tutti gli eletti all’estero compreso il Sottosegretario Merlo, di fare fronte comune nel difendere gli interessi e la dignità dei cittadini che hanno avuto il mandato di rappresentare, presentando adeguati emendamenti intesi se non a superare del tutto almeno a ridurre questa grande differenza di trattamento.

            Ai Sigg. Presidenti dei gruppi Parlamentari, invece, a nome delle associazioni che mi onoro di rappresentare, ma sono sicuro che tante altre associazioni la pensano come noi, chiedo di fare i passe adeguati necessari a determinare un cambio di passo, tenendo presente alcuni elementi che  non possono essere a mio modesto avviso sottovalutati.

  • che la circoscrizione estero è stata aggiunta alle circoscrizioni italiane e non avrebbe quindi dovuto sottrarre parlamentari alle stesse;
  • che nel rispetto della Costituzione Italiana esattamente degli artt. 56 e 57, i cittadini iscritti all’AIRE hanno diritto alla stessa rappresentanza dei cittadini iscritti nelle liste elettorali in Italia;
  • porre rimedio, quindi, ad un vulnus legislativo, considerando che dopo la costituzione della circoscrizione estero, essa va assommata al numero delle circoscrizioni, con tutto ciò che ne deriva, considerando che secondo le ultime statistiche il numero degli iscritti all’estero in controtendenza con quelli iscritti in Italia che diminuiscono, registrano un notevole aumento che li porta molto vicini ai 6.000.000.

      Affido quindi alla sensibilità delle SS.LL. la soluzione di un problema, che prima di essere

Politico, è squisitamente di giustizia e di rispetto dei diritti di cittadini, i residenti all’estero, che oltre a dovere essere stati costretti ad emigrare in cerca di lavoro, oltre a pagare le tasse come tutti gli altri se hanno redditi e proprietà in Italia, debbano anche subire  una ingiusta decurtazione dei loro diritti politici di cittadini.

            Fidando in Loro, ringrazio per l’attenzione che vorrete rivolgere alla problematica sopra esposta e colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.         

 

                                                                                                          Salvatore Augello

                                                                                                          Presidente del CARSE

 

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