Malgrado gli sforzi di Salvini di questi ultimi tempi per dimostrare che la lega ha cambiato orientamento politico e forse anche pelle, non è più antimeridionale, razzista e via dicendo, ogni tanto i deputati di questo partito escono al naturale, non riuscendo a nascondere la loro vera natura di nordisti e non solo.

Intanto assieme ai 5S ormai succubi di Salvini, con un Di Maio perdente nella corsa a chi appare di più, il primo obiettivo da quando sono al governo è quello di lasciare pesantemente il segnale della loro presenza. Hanno proceduto immediatamente all’occupazione del potere e dei posti di comando, secondo il peggiore manuale cancelli, non lasciando spazio a nessuno. Hanno occupato la RAI, stanno mettendo loro uomini in tutti i posti di comando, hanno smantellato il consiglio superiore di sanità cambiandolo quasi per intero e mettendo politici al posto di scienziati. Hanno bloccato le grandi opere, presentando anche discutibili relazioni su costi e benefici. Il ministro dell’istruzione avvisa le scuole del sud che non avranno più soldi, che andranno alle strutture più virtuose del nord. Hanno chiuso i porti con grave pregiudizio per la vita degli immigrati, hanno fatto la guerra alle ONG, all’Europa, agli immigrati smantellando i centri di accoglienza, facendoli andare per mare più del dovuto in condizioni disumane. Abbiamo assistito all’abbattimento dei campi Rom senza avere provveduto a trovare sistemazioni alternative. Il loro vero obiettivo è quello di puntare verso le elezioni europee arrivandovi in posizione di forza, cercando alleanze tra quei popoli, ironia della sorte, che si oppongono alla suddivisione degli immigrati e che fanno la lotta all’Italia per il suo alto livello di debito pubblico. Con questi popoli definiti si Visigrad, Salvini fa accordi che chiaramente nuotano contro l’Europa Unita, che avrebbe necessità di raggiungere unità al suo interno e non certo elementi di rottura che rimandano indietro il progetto europeista dei padri fondatori. Abbiamo assistito all’improvvido incontro di 5S con i gilet gialli francesi che invocano la rivoluzione armata. Il ritorno di Di battista è stato segnato da grandi passi falsi del movimento, che come primo obiettivo da attaccare li ha portati in Francia per dire che andava distrutta la sede del Parlamento Europeo di Strasburgo che rappresentava una spesa inutile. A sottolineare l’isolamento in cui l’Italia si caccia, la Francia richiama il proprio ambasciatore, salvo a rimandarlo dopo il chiarimento di Mattarella. Calderoni, parlando di riduzione dei parlamentari e di eletti all’estero, si lascia scappare il suo vero orientamento dicendo: “dipendesse da me li avrei eliminati del tutto”, con grande disprezzo per i circa 5 milioni di emigrati in possesso di cittadinanza italia. Ma le ultime chicche, ci arrivano dall’On. Alessandro Morelli, presidente della commissione Trasporti della Camera, che con una proposta di legge pretende di dare direttive precise alla RAI in materia di musica, che secondo lui quella italiana non può essere inferiore al 33%. Tale proposta, spunta proprio dopo la vittoria di Mahmood arrivato primo al Festival di Sanremo. Si tratta di una semplice coincidenza oppure di un’uscita che rivela la vera natura dei leghisti? PROPOSTA LEGHISTA: ALLA RADIO PIU’ MUSICA ITALIANA Le radio nazionali dovranno trasmettere più musica italiana. È quanto prevede una proposta di legge firmata e depositata alla Camera dei deputati dal presidente della Commissione Trasporti della Camera Alessandro Morelli (Lega). Il provvedimento fissa una “quota” per tutte le emittenti: il 33%. Cioè su tre canzoni trasmesse in radio una dovrà essere di un autore italiano. La proposta arriva una settimana dopo il successo del cantante italo-egiziano Mahmood al Festival di Sanremo. Così come dal Ministro Buongiorno arriva la proposta di arrivare ad una nuova legge per tutelare le “vittime” della legittima difesa. Ma l’attacco più pesante al Sud, arriva dalla richiesta di autonomia finanziaria delle regioni della Padania: Lombardia eVeneto, alle quali si è unita l’Emilia Romagna. Una richiesta che mira a portare a casa quel federalismo tanto caro alla lega di Bossi, fatto ora propria dalla Lega di Salvini. Di questo argomento, comunque parleremo a parte nei prossimi giorni. Quello che ora vogliamo fare notare è il fatto, che per la condotta della Lega la stessa, che mira ad essere un partito nazionale perché è partita alla conquista delle regioni del meridione, in verità continua a puntare solo ed esclusivamente al Nord. Per fare questo ogni posizione è buona, come il rilancio del razzismo e l’alleanza con casa paund, l’amicizia con i paesi antieuropeisti, che attingono ai contributi europei ma non intendono rispettarne le regole. Le prossime europee saranno la carta di tornasole, che dirà quanto ancora vivrà questo governo e quanto pagheranno gli italiani per la dissennata politica di un governo che non sa o non vuole fare gli interessi del popolo italiano, anteponendo ad essi miseri e volgare interessi partitici. (Salvatore Augello)