(SA) - Strano modo di fare politica questo governo. Da mesi parla di manovra, di punti di PIL, di reddito di cittadinanza, di pensioni quota 100 e tante altre amenità, ma ancora non è dato sapere le cifre esatte della manovra, forse perché non ci sono, anzi senza forse.

Ci troviamo davanti ad una manovra scritta sulla sabbia che continua a cambiare continuamente. Eppure la Camera, con la formula del voto di fiducia ha approvato una manovra( quale?) al buio, come chi compra la gatta nel sacco. Così i deputati lega e 5S hanno votato per fede si direbbe. L’espediente della fiducia utilizzato per evitare il necessario dibattito nel corso del quale si dovevano discutere gli emendamenti presentati dalle opposizioni. Tra questi emendamenti, vi erano quelli presentati dai deputati del PD eletti all’estero e che riguardavano gli italiani nel mondo. Risultato: sono stati tutti respinti, anche con il voto del MAIE che fa parte di questa maggioranza ed ha assicurato una poltrona di sottosegretario a Merlo. Poltrona che la usa per girare il mondo, per nominare coordinatori dappertutto: regioni, città, quartieri. Nella foga, uno di questi giorni penso nominerà anche qualche coordinatore di condominio, così, come pensa lui, può meglio strumentalizzare ed utilizzare l’emigrazione. Tra l’altro, utilizzando il prestigio che gli viene dalla carica istituzionale rivestita, gli viene fatto largo dappertutto e può permettersi tutto quello che un semplice deputato non potrebbe. Ma torniamo alla manovra. Il premier Conte, si affanna a spiegare la manovra in Italia ed all’estero, ma non rivela nemmeno una cifra. L’ultima notizia che abbiamo è che il rapporto deficit PIL passa dal 2,4% al 2,04%. Spiegazione: “avevamo calcolato reddito di cittadinanza e quota 100 mettendo somme maggiori del necessario”. E’ comprensibile una spiegazione di questo tipo o forse sarebbe meglio dire che i due soci che gestiscono il governo, il duo Salvini Di Maio, hanno trovato un accordo per ridurre le cifre, magari facendo scivolare la data di applicazione sia del reddito di cittadinanza che di quota 100? Tutto è possibile, anche andare a Bruxelles a sviscerare una manovra che ancora deve passare il vaglio del Senato, dove verranno apportate le modifiche illustrate alla Commissione Europea. Cosa avverrà al senato, è tutto da scoprire. Il Governo presenterà i propri emendamenti alla manova, ma anche l’opposizione presenterà i propri nel tentativo di apportare quelle modifiche che al di là del fatto che sono volute dall’Europa, sono utili per evitare ulteriori problemi al popolo italiano, che già ha dovuto farsi carico di un aumento degli interessi pagati dallo Stato per mettere il buoni sul mercato. Aumento dovuto all’aumento dello spred causato dagli annunci del duo, che dimenticandosi che la campagna elettorale è finita da un pezzo, continuano a lanciare i loro slogan elettorali proiettati sulle elezioni europee. Quello che ha inciso ed incide ancora sui mercati, è anche l’arroganza con cui il governo si rivolge all’Europa, attaccando la Commissione evidenziando il fatto che non è stata eletta dal popolo. Con la stessa formula Salvini ha anche attaccato la magistratura accusando i magistrati di non trovarsi al posto che occupano per volontà popolare. Intanto, tra una trattativa e l’altra, tra un atteggiamento arrogante e l’altro, i due soci di maggioranza di questo governo spurio, si rincorrono per cercare di accaparrarsi maggiore visibilità, per cui se Salvini incontra 15 sigle sindacali, Di Maio ne incontra 20. Se Salvini promette una attenzione maggiore verso le aziende, Di Maio dice che il ministro dell’Interno fa parole, perché i fatti competono al ministro dello sviluppo economico e così via. Ma la cosa più grave è che mentre Conte e Tria trattano con Bruxelles facendo le concessioni che fanno, la manovra è ancora alla commissione del Senato. Una manovra, che dopo essere stata approvata alla camera a sacco chiuso, deve ancora prender forma definitiva e riempirsi di contenuto e di cifre. Un modo vero strano di rappresentare gli italiani, che in questo modo perdono prestigio e si giocano un’immagine che ha avuto un suo peso sia nella politica interna che in quella internazionale. Speriamo che finalmente, che il parlamento con uno scatto d’orgoglio faccia proprie le rimostranze e le osservazioni delle opposizioni ed alla fin, scendendo con i piedi per terra,evari una manovra, che al di là dello strumentalismo elettorale e delle parole d’ordine ormai trise e ritrise, faccia finalmente l’interesse di un popolo ormai stanco di continuare a sopportare una crisi che l’ungi dall’essere risolta, si aggrava sempre più. (Salvatore Augello)