Finalmente il libro dei sogni è pronto, manca solo la firma dei due contraenti ossia Salvini e Di Maio. Una firma che arriverà dopo che Maio ha avuto via libera dagli iscritti che hanno già votato sulla piattaforma russeau (circa quarantamila votanti sul 32% del voti che la lega ha preso il 4 marzo).

Dopo l’approvazione del consiglio della lega, ora si aspetta il responso dei gazebo appositamente allestiti. Intanto il libro dei sogni è diventato pubblico e manca solo il nome di chi sarà chiamato ad assumersi la responsabilità di realizzare un programma alla stesura del quale presumibilmnete non ha nemmeno partecipato. Come se tanta responsabilità non bastasse, a completare la farsa di democratiche decisioni, nasce anche il “comitato di conciliazione”, composto dal primo ministro, da Salvini, da Di Maio, dai capi gruppo di Camera e Senato e dal ministro competente per materia. Un organismo estracostituzionale, che rappresenta una novità assoluta e che mira in questo modo a commissariare in qualche modo il governo. Ma cosa pensano di regalare lega e M5S al popolo italiano? Caduta a quanto pare nel vuoto la boutade di cheudere alla BCE di abbattere 250 milkiardi del debito pubblico italiano, si passa alle promesse che difficilmente diventeranno realtà. Ma vediamo, Il reddito di cittadinanza tanto decantato che tanti voti ha fruttato al M5S, è condizionato alla riforma dei centri per l’impiego. L’esperienza ci insegna che in Italia per arrivare ad approvare un riforma spesso occorrono anni; ritardo che potrebbe vanificare il reeddito di cittadinanza tanto atteso dai disoccupati italiani. Dovrebbe partire la flat tax a partire dal 2019, con due fasce fisse: 15 e 20%, ma uno studio attendo ha già acclarato il fatto che 6 italiani su dieci non riceveranno alcun beneficio da questo provvedimento. Come a dire che chi ne beneficerà, sarà so,o chi ha reddito alto che ha quindi la possibilità ed il dovere di pagare più tasse in una politica di progressività. Verrà smontata la legge fornero, che tornerà a creare confusione nel settore, oltre ad aumentare il buco del debito pubblico, mettendo in discussione la stabilità della stessa INPS. Intanto, in attesa che arrivino i promessi “benefici”, i primi regali del governo che non c’è, si toccano già con mano o meglio dire pesano sulle spalle degli italiani. E’ bastata una affermazione nei confronti della banca MPS, per bruciare in borsa oltre 22 miliardi, mentre aumenta lo spred, con grave ripercussone sul debito pubblico, ma anche sulla vita degli italiani. Già, perché gli altri regali che arrivano sono l’aumento della bolletta della luce e del gas, quello della benzina e del gasolio, che aumentano il presso del pieno per gli automobilisti. E non sappiamo ancora quali sorprese ci riserba la politica della sicurezza collegata all’uso delle armi, che fine faranno le brandi opere come la TAV e l’alta velocità in fase di sviluppo. Si parla di differenziare la posizione dell’Italia sulla questione delle sanzioni alla Russia, annullandole unilateralmente, come se questo fosse il problema principe dell’agro alimentare italiano, che intanto malgrado la Russia, ha aumentato l’esport. . Dulcis in fundo, non è chiaro il rapporto che si vuole intrattenere con l’Europa. I due rassicurano che non vogliono uscire dall’Europa, ma parlano di superamento dell’accordo sul deficit, di superamento dei trattati, anche qui come se i trattati si potessero cambiare in maniera unilaterale senza sentire gli altri 27 stati che fanno parte dell’Unione Europea. Certo è che tempi bui attendono l’Italia e specialmente il mezzogiorno che ha votato 5S e che oggi si ritrova fuori da qualsiasi intervento previsto nel cosi detto contratto di governo. Niente per la Sicilia, niente per il resto del Sud, dove è riuscita a sbarcare anche la lega, che ora si dimentica di questa parte dello stivale. Un importatnte risulktato bisogna dire che Di Maio l’ha già raggiunto ed è quello di avere spaccato il centro destra, determinando la decisione di FI e di FdI di passare all’opposizione. E siamo ancora agli inizi. Con questa situazione di grande confusione che rischia di compromettere i risultati faticosamente raggiunti dai passati governo del centro sinistra, l’unica speranza è quella che il PD rinsavisca e persegui una politica di unità della sinistra, che le Camere che ancora non hanno potuto cominciare ad essere piena,ente operative dopo due mesi e mezzo dalle elezioni, approvino subito una nuova legge elettorale più decente del rosatellum e si ridia la parola al popolo, che non può pagare tanto prezzo per le velleità di potere di forze populiste che non hanno dimostrato di volere risollevare le sorti delle classi più deboli, che allo stato dei fatti risultano essere le più danneggiate. Salvatore Augello 19 maggio 2018