Con propria sentenza, il Tribunale di sorveglianza di Milano, ha concesso all’ex cavaliere la riabilitazione. Un decisione che pesa all’interno del mondo della politica dove, a mio avviso, non tarderemo a vederne le conseguenze. All’annuncio, la legittima soddisfazione di FI non si è certo fatta attendere, anche perché, questa sentenza non solo rimette in pista Berlusconi,

ma ridà fiato a tutto il partito, che fino ad ora, anche se con noscialanza ha fatto finta di niente, ha certamente sentito la mancanza di un leader che potesse a pieno titolo prendere parte attiva nello svolgimento degli avvenimenti politici. Vero è che Berlusconi ha partecipato attivamente alla campagna elettorale delle scorse elezioni, ma è vero anche che non ha potuto competere con Salvini, che essendo candidato, da capo di partito ha attirato anche parecchi voti di opinione e di protesta, cosa che non è stata concessa a FI, che all’interno della coalizione è passata al secondo posto ed ha dovuto cedere la leadership a Salvini. Oggi la sentenza muta la situazione e riapre i giochi anche all’interno della coalizione e nella stessa trattativa per il cosiddetto contratto di governo tra la Lega ed il M5S. Ma cosa può succedere ora? Diverse sono le ipotesi che si possono azzardare. Il cavaliere può avere fretta di ritornare in parlamento ed in questo caso gli viene in aiuto la legge elettorale, che prevede che se un collegio uninominale resta vuoto per dimissione dell’eletto o per altra causa qualsiasi, in quel collegio vengono subito indette nuove elezioni e viene ripristinato il numero dei parlamentari. Se questa è la strada che vuole seguire Berlusconi per non perdere tempo, magari prima che possano sopravvenire ulteriori condanne, non gli sarà certo difficile trovare la “vittima sarificale”, che potrebbe essere indotto a dimissioni dopo solenne promessa di un incarico prestigioso o una candidatura blindata alle prossime vicine europee. Potrebbe essere messa in atto una seconda ipotesi, che è quella di chiedere prima possibile elezioni anticipate in modo da tornare al voto ed avere la pluricandidatura del riabilitato cavaliere, che in questo modo guiderebbe dall’interno e da protagonista la campagna elettorale, nel tentativo di riequilibrare a vantaggio di FI i rapporti di forza all’interno della coalizione di centro destra. Quello che è certo è che la riabilitazione di Berlusconi, riapre i giochi all’interno della coalizione ma anche all’interno del mondo politico italiano, chiamato a fare i conti con la novità e con l’immancabile desiderio di rivalsa dell’ex cavaliere. Pensiamo, comunque, che il primo cambiamento potrebbe partire proprio da quel faticoso tavolo attorno al quale siedono coloro che stanno predisponendo il programma da portare avanti nel contratto di governo tanto caro a Di Maio ed ai grillini. La posizione di FI, che fino ad ora resta quella di non votare la fiducia al governo e di valutare i singoli provvedimenti per esprimere approvazione o diniego, potrebbe essere rafforzata dalla novità e indurre Berlusconi e FI a cercare nuovi equilibri all’interno della coalizione stessa, condizionando il redigendo programma di governo. Intanto non solo il riabilitato uomo politico, ma tutta FI gioisce della novità e si stringe con rinnovata fedeltà attorno al proprio capo, suscitando un nuovo spirito battagliero ed un probabile nuovo centro di aggregazione politica che rafforzerebbe FI. Salvatore Augello