"Il Pd dovrebbe proporre la costituzione di un Governo di transizione sostenuto da tutte le forze politiche e parallelamente la formazione di una commissione bicamerale sulle riforme istituzionali che risolva tre questioni fondamentali:

la possibilità di formare esecutivi stabili in un sistema politico tripolare, il rapporto tra autonomia delle regioni e interesse nazionale, i tagli ai costi della politica e soprattutto la trasparenza nella gestione dei partiti. Una Commissione la cui Presidenza possa essere del Movimento 5S che rappresenta oggi il primo partito e potrebbe proporre alle altre forze la sua idea sulla terza repubblica”. Lo chiede Carlo Calenda, ministro uscente dello Sviluppo economico e da poco iscritto al Partito Democratico, in una intervista a Repubblica. “La crisi siriana - premette - è destinata ad allargarsi anche se si dovessero arrestare temporaneamente i raid. II Medio Oriente sta vivendo la sua guerra dei 30 anni. Sciiti e Sunniti al posto di Cattolici e Protestanti ed esattamente come nella guerra dei 30 anni il conflitto sta risucchiando le grandi potenze esterne al mondo mussulmano. Dobbiamo preparaci ad un'instabilità prolungata che contagerà il nord Africa con pesanti riflessi sui flussi migratori”. E aggiunge: “L'Italia rischia di essere l'anello fragile di un Occidente fragilissimo. Siamo esposti finanziariamente, a causa del debito, e geopoliticamente come frontiera sud dell'Europa. Tutto ciò mentre gli stimoli della Bce vanno esaurendosi e una guerra commerciale sembra più vicina, con potenziali riflessi pesantissimi sul nostro export. Non possiamo affrontare questa tempesta perfetta in una situazione di instabilità politica e istituzionale che rischia anche di tagliarci fuori dal lavoro che Francia e Germania stanno iniziando per rifondare l'Europa”. E precisa: “Si è capito che nessuno ha vinto le elezioni e i tentativi di costruire un governo politico tra Lega e M5S mostrano tutta la fragilità di questo progetto. È viceversa chiaro che il Pd ha perso le elezioni e che non può partecipare ad un governo politico con i grillini o la destra senza tradire se stesso e i propri elettori. Noi allora non possiamo rinchiuderci nel recinto delle nostre infinite polemiche interne su Assemblee, primarie e caminetti o nel ‘tanto peggio tanto meglio’ arrivando ad auspicare un Governo Salvini-Di Maio”, “quel governo sarebbe una iattura. E io non chiedo un governo politico. Su questo sono assolutamente d'accordo con Renzi. Dobbiamo però fare una proposta. Per uscire da questo vicolo cieco e anche per aprire in modo ordinato e sicuro la terza Repubblica”. (16 apr – red) (© 9Colonne)