ROMA - Da oggi non sono più il Responsabile del Partito Democratico per gli italiani nel mondo. Non lo sono più dopo aver ricoperto questo ruolo per due mandati: bellissimi, intensi e ricchi di eventi. In questi anni ho guidato un settore complesso, articolato, fatto di mille differenze, mille difficoltà e mille opportunità. Ho condiviso con il Partito all’estero l’esperienza di comporre le liste per le elezioni del 2013 e la conquista di nove parlamentari su diciotto. Ho potuto contribuire a rafforzare le strutture territoriali del PD e incoraggiare e mobilitare una buona parte di classe dirigente locale, espressione delle nuove generazioni, spingendola sempre a non rompere il legame e il rapporto politico con l’emigrazione tradizionale, anzi a fondersi, cercando sempre l’unità tra generazioni, tra diverse aree politiche nel PD, nel centrosinistra, tra territori e tra i territori e il nazionale. L’ho fatto col sostegno, la stima e l’affetto di molte persone, fuori e dentro il PD. E l’ho fatto con il confronto politico, ma anche con lo scontro, interno ed esterno al Partito. Perché la politica è confronto e scontro, la politica è dialettica anche dura, che deve però tendere a tenere unita una comunità ampia attraverso la ricerca di una sintesi capace di esprimere e dare a tutti le ragioni dello stare insieme. Tutti insieme, indipendentemente da come la si pensava. Questo è il metodo che mi ha ispirato. Oggi, che i miei due mandati si chiudono con il relativo periodo che li ha segnati e che si apre una nuova fase, voglio ringraziare ogni iscritto del PD all’estero, anche chi dal PD è andato via negli ultimi anni e mesi, portando con sé un pezzo di affetti, di lavoro comune e di progetti un tempo condivisi. Voglio ringraziare ogni dirigente locale, ogni nostro consigliere Comites e CGIE, ogni rappresentante del mondo associativo, ogni organo di stampa all’estero che ha seguito e commentato le mie attività, i parlamentari eletti all’estero e i segretari nazionali che mi hanno dato l’incarico di Responsabile e la fiducia per portarlo avanti in questi anni. Voglio ringraziare chi ha fatto parte del mio Ufficio e del Coordinamento del PD all’estero in questi anni e i volontari che mi hanno aiutato dentro e fuori il Partito. E voglio ringraziare anche i Responsabili che mi hanno preceduto in questo ruolo (da ognuno di loro ho imparato qualcosa), insieme a tutti coloro che con me si sono scontrati su questioni politiche (dentro e fuori il PD), perché un dirigente cresce e matura anche nella dialettica se il suo obiettivo è quello di trovare poi sintesi e unità. Da oggi il nuovo Responsabile sarà Anna Grassellino, che troverà un universo grande, complesso e motivante nel PD all’estero e fuori. A lei va il mio in bocca al lupo e l’augurio di un ottimo lavoro nella nuova fase che si apre. (eugenio marino\aise)