Intervenendo nel corso dei lavori della seduta dedicata dalla Commissione Esteri della Camera alla discussione sulla legge finanziaria, l’On. Fabio Porta (PD), ha giudicato la situazione – esposta dal relatore di maggioranza, On. Antonione (PDL) – “desolante ancor più che sconfortante”. Ha quindi negato che “le pretese priorità dell'occupazione e dello sviluppo possano conseguirsi compromettendone le condizioni di base così come sta avvenendo nel comparto della scuola”.

 Considerando “assolutamente irresponsabile la politica dei tagli lineari operata dall’attuale governo”, ha denunciato “i colpi mortali inferti agli italiani nel mondo e alla cooperazione allo sviluppo, che erano diventati aspetti di eccellenza della politica estera italiana”. Nel denunciare il rischio “che si arrivi nel 2011 ad un vero e proprio dimezzamento delle risorse faticosamente reperite”, ha invocato “un'analisi più approfondita sulle possibili gravi conseguenze sulla politica estera del Paese”, concordando con le critiche svolte dal collega Colombo (PD). Pur apprezzando senz'altro le innovazioni amministrative presentate dalla relazione del Sottosegretario agli Esteri, On. Scotti, il parlamentare del Pd eletto in Sudamerica ha lamentato che ancora oggi “l'Istituto di Cultura di San Paolo del Brasile non ha ricevuto i previsti contributi, mentre nella stessa città un grande mostra michelangiolesca è sponsorizzata dalla Mercedes con buona pace del cosiddetto «sistema-paese»”. Ha piuttosto suggerito che “ai Consolati siano lasciate le risorse che essi stessi ricavano dall'erogazione dei loro servizi”. L’On. Porta ha contestato, infine, “l'ormai sempre più evidente discriminazione degli italiani all'estero, cui sono precluse le provvidenze sociali introdotte, come l'esenzione ICI o la cosiddetta social card, mentre vengono drasticamente ridotti i programmi a loro destinati”. Al riguardo – secondo l’On. Porta – è evidente “una precisa politica conservatrice nemica sia dell'emigrazione che dell'immigrazione”. Quanto alla diminuzione del contributo all'Istituto Italo-Latino Americano, il deputato del PD ha evidenziato “la «schizofrenia» rispetto al proclamato interesse per quell'area geografica”. Citando l'imminente visita in Italia del presidente brasiliano Lula, ha condiviso senz'altro “l'opportunità - suggerita dal rappresentante del governo - di chiedere maggiori contributi dai paesi partner” mentre “non ritiene compatibile tale richiesta con una contemporanea riduzione della quota italiana”. Ha auspicato, infine, che “restino garantiti tutti i fondi necessari per lo svolgimento delle elezioni per gli italiani all'estero, in nome della legittimità democratica degli stessi organismi”.