Straordinaria iniziativa dell'assessorato regionale della Salute nel campo delle attivita' trasfusionali. E' stata infatti promossa la costituzione della "Banca di emazie rare" che sara' istituita presso il servizio di Medicina trasfusionale dell'ospedale "Maria Paterno' Arezzo" di Ragusa. L'inaugurazione e' prevista per il mese di giugno del 2010. La nuova "Banca delle emazie rare" di Ragusa,

inserita nel piu' articolato progetto di promozione delle biobanche in Sicilia per rispondere agli obiettivi del Piano sanitario nazionale 2009, esprime l'esigenza di assicurare la terapia trasfusionale a quei pazienti che, per effetto di trasfusioni gia' praticate in passato o perche' appartenenti ad etnie diverse, non riescono in condizioni normali a trovare, presso i Centri Trasfusionali, unita' di sangue compatibili con la loro condizione. La "Banca" di Ragusa sara' in grado di rispondere anche al fabbisogno di altre regioni. "Una iniziativa straordinaria che dara' lustro alla nostra regione - commenta con entusiasmo l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - e che ha ricevuto il pieno apprezzamento del Centro nazionale sangue dell'Istituto Superiore di Sanita' che guarda con particolare attenzione alla crescita di simili iniziative nell'area del centro sud dell'Italia. Saremo in grado di fornire una qualificata assistenza trasfusionale anche ai numerosi pazienti affetti da talassemia che talvolta trovano insormontabili difficolta' a praticare in sicurezza la terapia trasfusionale che assicura loro la qualita' della vita". Si calcola che per effetto di precedenti trasfusioni una percentuale compresa tra il 18 e il 20% dei pazienti trasfusi, in conseguenza della loro tendenza a produrre anticorpi diretti contro il sangue del donatore, non possa piu' essere trasfuso con sangue compatibile. Questi pazienti, di conseguenza, non riescono piu' a beneficiare di quei percorsi assistenziali di area medica o chirurgica che necessitano della trasfusione di sangue. Il servizio di Medicina trasfusionale di Ragusa aveva presentato un progetto dedicato ed e' stato individuato come sede della "Banca di emazie rare" poiche' vanta un ragguardevole numero di donazioni all'anno, ha gia' consolidato le tecniche di congelamento e scongelamento delle emazie nonche' un'esperienza certa in tema di immunoematologia speciale. Presso questa struttura i donatori verranno selezionati, facendo ricorso ad una sofisticata tecnologia (la "tipizzazione genomica") che in Italia e' presente soltanto presso la Banca di emazie rare di Milano. La Banca, sotto il controllo esercitato dal "servizio trasfusionale del Dipartimento attivita' sanitarie dell'assessorato diretto da Attilio Mele, beneficera' di un finanziamento dedicato di circa 500 mila euro. (gm/idn)