(SA) -Centri storico fatiscente, case precarie eppure la gente vi abita perché on sa dove andare, perché un capo famiglia non può non mettere un tetto sulla testa della èpropria famiglia, anche se questo tetto è pericolante e può cadere da un momento all’altro. Questo è quello che è accaduto alla famiglia Bellavia di Favara, grosso paese in provincia di Agrigento, quasi attaccato alla città, famoso per il grande abusivismo

che in passato c’è stato e che alla fine è stato quasi tutto sanato dalle leggi di sanatoria. Eppure, in quel paese, da tempo sono pronti 56 alloggi popolari che aspettano di essere assegnati, anzi nell’attesa che qualche autorità o istituzione, leggi comune o ente autonomo case popolari, li assegni a chi ha fatto la domanda e ne ha diritto, c’è chi ha trovato il tempo e la opportunità di portare via sanitari, infissi, pavimenti e quanto altro si poteva asportare. Vandali, vengono classificati, perché oltre a rubare tutto quanto possibile, sentono il dovere di danneggiare anche le mura, gli intonaci, i prospetti. Ma forse quelle case che attendono da parecchio tempo di risolvere il problema alloggiativi di 56 famiglie, sono state fatte segno ad una azione combinata sia di ladri che di vandali. Il risultato è che mentre la gente muore perché crollano le case del centro storico, le Istituzioni comunali e regionali non sembrano accorgersi né del problema che assilla la povera gente, né dello spreco inutile e dannoso che si fa del denaro pubblico, che non solo viene inutilmente speso, ma ora è richiesto altro denaro, oltre un milione e mezzo di euro, per riportare allo stato di idoneità gli alloggi popolari non assegnati. Chi pagherà per la morte della piccola Chiara Bellavia di soli tre anni, sepolta sotto le macerie della casa crollata, assieme alla sorella Marianna di 13 anni? Di chi la responsabilità per la mancata assegnazione della casa popolare per la quale il Bellavia aveva più volte fatto domanda? La sconfortante risposta sembra essere: NESSUNO. Chi muore di miseria ha solo diritto a tanta solidarietà dopo che viene colpito dalla tragedia, ma mai prima per evitare che la stessa tragedia si verifichi. Questa società, questo modo di gestire la cosa pubblica, i problemi della gente, non garantisce i cittadini bisognosi, di miseria si continua a morire. Solo ora le Istituzioni si muovono e l’assessore competente, finanzia 1,6 milioni di euro per non per costruire nuove case, come sarebbe lecito aspettarsi, ma per riparare quelle a suo tempo costruite che non essendo state assegnate, ora necessitano di intervento straordinario, necessitano la spesa di altri soldi pubblici per ricostruire quello che da tempo avrebbe dovuto essere assegnato a chi di diritto. Riportiamo qui di seguito, il comunicato stampa dell’Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità

FAVARA: GENTILE, “AVVIATO ITER PER RISTRUTTURARE ALLOGGI POPOLARI”.

ALERMO - L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Luigi Gentile, interviene nelle polemiche sulla mancata assegnazione degli alloggi popolari a Favara che hanno fatto seguito al drammatico crollo di sabato scorso. “Nell’apposito piano nazionale finanziato dal Ministero delle Infrastrutture - dice Gentile - sono stati stanziati 40 milioni di euro; di questi solo 2 milioni sono stati assegnati alla Sicilia e destinati ad interventi nei comuni di Modica e Leonforte. Adesso – annuncia l’assessore Gentile –interverremo per Favara attraverso l’Iacp con risorse nostre, prelevandole dai fondi ex Gescal”. “In particolare - aggiunge l’assessore - è in fase di definizione un intervento da 1 milione e 600 mila euro per ristrutturare gli alloggi popolari di Favara. Al più presto sarà bandita un’apposita gara d’appalto”. “Domani pomeriggio - aggiunge Gentile - incontrerò il Ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, per ottenere sostegno alle procedure in corso e chiedere tempestività nelle azioni per Favara”. “Il governo regionale - ha concluso Gentile - intende operare in concreto e senza ritardi per dare risposte alle esigenze più urgenti del territorio, assicurando, nel caso di Favara, una rapida soluzione alla problematica legata agli alloggi popolari ed alla stabilità del suo centro storico ‘’.( Luisa Micciché)