La CISL: “bene, ma si pensi a dare attuazione agli impegni assunti in sede ministeriale per il trasporto ferroviario in Sicilia” Marcia indietro di Trenitalia sulla programmata chiusura per tre giorni nei fine settimana dello scalo merci di Messina già prevista nei piani aziendali. “Non può che farci piacere – commentano il segretario generale della Cisl di Messina Tonino Genovese,

 il segretario provinciale della Fit Cisl Enzo Testa e il responsabile del settore Ferrovie della Fit Cisl Michele Barresi – lunedì scorso abbiamo denunciato tempestivamente la decisione di Trenitalia di sospendere le attività merci nel fine settimana per il timore che quel provvedimento potesse in realtà diventare definitivo e quindi infliggere il colpo mortale al trasporto merci ferroviario siciliano, determinando progressivamente la chiusura di Messina, snodo principale del trasporto Sicilia-Continente”. La revoca del provvedimento di chiusura nei fine settimana dello scalo merci messinese da parte di Trenitalia è arrivata questa mattina. “Non ci illudiamo comunque – sottolineano i rappresentanti della Cisl di Messina – che siano mutati anche i piani di dismissione a media-lunga scadenza. I progetti di Trenitalia prevedono infatti che il trasporto merci si blocchi in Calabria, dove verranno stoccate le merci e fatte proseguire col trasporto gommato sino alle destinazioni siciliane. Si tratta, conti alla mano, di una decina di treni settimanali e ogni treno richiederebbe l’utilizzo in media di circa 15/20 automezzi pesanti che dovranno attraversare lo stretto e Messina, coinvolgendo e aggravando anche la già precaria viabilità cittadina”. “E’ un sistema – aggiungono Genovese, Testa e Barresi – che aggrava i costi per le imprese siciliane che devono esportare i propri prodotti e importare le materie prime. Ma i risvolti sono anche ambientali perché la città di Messina verrebbe appesantita da ulteriore traffico del gommato pesante proprio quando si cerca di deviarlo dal centro città e, inoltre, si avrebbero ricadute occupazionali pesanti su tutto il comparto ferroviario, della navigazione e della manovra nello scalo merci cittadino, dove insiste l’impianto principale di Trenitalia Cargo nell’isola, ma anche su scala regionale per le altre destinazioni”. Sono un centinaio i lavoratori interessati tra i settori della manovra e dell’Impianto Cargo e RFI. A questi, inoltre, si devono aggiungere i riflessi sul settore navigazione che perderebbe una grossa fetta dell’attuale produzione. La Cisl e la Fit Cisl di Messina ritengono che il passo indietro dell’azienda di Stato sulla prevista sospensione del servizio programmata dal prossimo week end deve rappresentare un punto di partenza: attendiamo ancora che il sindaco Buzzanca rispetti l’accordo preso a luglio del 2009 col ministro Matteoli quando si è impegnato a redigere un progetto complessivo sul riordino e rilancio del settore ferroviario nell’area dello stretto. Un progetto che, secondo gli accordi ministeriali, deve prevedere il potenziamento della navigazione, della lunga percorrenza e dell’attività Cargo attraverso l’istituzione del cosiddetto “ferro-bonus” per le aziende che utilizzano il trasporto merci ferroviario, un contributo che consentirebbe l’abbattimento dei costi per le imprese. A tutt’oggi, però, di quell’impegno concordato dal Ministro Matteoli e dal sindaco Buzzanca non c’è traccia.