Il primo impianto siciliano per la produzione di biodiesel sorgerà nel Siracusano, nell’area ex Syndial dell’area del Petrolchimico di Priolo Gargallo. Lo stabilisce il decreto autorizzativo rilasciato, nei giorni scorsi, dal “servizio II-risorse minerarie ed energetiche” dell’assessorato regionale all’Industria, diretto da Francesca Marcenò.

L’impianto sarà realizzato dalla società romana Ecoil che ha previsto un investimento di circa 33 milioni di euro e a regime raggiungerà una capacità di produzione di 200.000 mila tonnellate annue di biodiesel. “L’impianto sarà tecnologicamente avanzato producendo biodiesel su scala industriale da materie prime povere – spiega l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi – quali oli vegetali iperacidi, grassi animali e vegetali, oleine e bora di olio di soia e avrà un impatto ambientale praticamente nullo poiché non produrrà emissioni diffuse in atmosfera. L’unico refluo prodotto sono acque con tracce di olio e metanolo trattabili dal depuratore di Priolo e non vi sarà alcuna conseguenza sul suolo e le falde superficiali e sotterranee, essendo biodegradabili sia le materie prime sia i prodotti”. I lavori di realizzazione dell’impianto – così come prevede il decreto – dovranno avere inizio entro 12 mesi dalla data di emissione del decreto stesso ed ultimati entro i successivi 24 mesi. “Dal punto di vista occupazionale nel nuovo impianto “lavoreranno 21 unità a tempo indeterminato. Almeno 19 di queste nuove assunzioni avverranno attingendo – prosegue Venturi – al personale in mobilità del Petrolchimico: si tratta di tecnici, amministravi e un direttore di stabilimento. Altre 15 sono le figure professionali che lavoreranno indirettamente attraverso l’indotto”. Inoltre, nella fase di realizzazione dell’impianto, della durata di circa 12 mesi, verranno utilizzate ditte locali per la costruzione della carpenteria metallica, dei serbatoi addizionali, del piping e per i lavori civili previsti dal progetto.

MISURE COMPENSATIVE. In ottemperanza al PEARS (Piano energetico ambientale della Regione Siciliana) e alle agevolazioni concesse in attuazione dell’accordo di programma per la riqualificazione e reindustrializzazione del polo petrolchimico di Priolo, sono diverse le misure di compensazione concordate tra la società Ecoil e il comune di Priolo Gargallo. In particolare Ecoil si è impegnata, tra le altre cose a: a) Attuare un programma di monitoraggio ambientale dell’impianto e del’area su cui lo stesso sarà realizzato, entro 6 mesi dalla data di avvio della produzione; b) Contribuire, con 10.000 euro annui, alle spese dell’Osservatorio Ambientale per la gestione e la misura dello stato ambientale del territorio interessato, che sarà presieduto dal sindaco di Priolo; c) Versamento al comune di Priolo di un contributo una tantum di 100.000 € e al versamento di 0,75 € per ogni tonnellata di biodiesel prodotto per tutta la durata della convenzione (20 anni). I contributi serviranno al Comune per la realizzazione di iniziative, opere e servizi a favore dei cittadini quali ad esempio: assistenza domiciliare agli anziani e agli ammalati tumorali; realizzazione delle sede della protezione Civile, corsi di formazione e riqualificazione professionale; borse di studio per gli studenti delle scuole medie superiori e universitari; compartecipazione alla realizzazione di opere pubbliche; potenziamento di strutture scolastiche comunali.

CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO. Si colloca come terminale di una filiera agro-energetica siciliana che, nel giro dei prossimi 3 anni, disporrà di circa 60-70.000 ettari di coltivazioni dedicate. Nei primi 2 anni l’approvvigionamento sarà alimentato per il 20% da produzioni locali già impiantate e testate (girasole, brassica carinata, soia) per giungere al 100% non appena tutte le colture saranno a regime. L’impianto servirà a soddisfare gli obblighi di biocarburanti miscelati al gasolio distillato che relativamente alla Sicilia ammontano a 160.000 tonnellate per il 2010 mentre per soddisfare i fabbisogni futuri della raffineria del polo di Priolo Augusta occorreranno oltre 400 kton a partire dal 2011. (SWP)