27 novembre ’09 – E’ partita anche a Messina la campagna nazionale della Cisl sugli obiettivi di crescita dei salari e delle pensioni, di sviluppo del mezzogiorno e sull'urgenza della riforma fiscale. “Aiutare la famiglia: meno tasse per lavoratori e pensionati” è lo slogan che ha caratterizzato la giornata di lavori alla Camera di Commercio alla presenza dei rappresentanti provinciali della Cisl di Messina,

 della deputazione regionale e nazionale messinese, delle parti datoriali, gli enti locali e le associazioni interessate alle tematiche. La relazione del segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese (improvvisamente assente a causa di uno stato influenzale) è stata letta dal segretario organizzativo confederale, Bruno Zecchetto. “Una iniziativa – è stato sottolineato – che non nasce oggi e per caso, ma prende avvio con l’approvazione dei documenti congressuali e, quindi, diventa un impegno importante per la Cisl. La tutela del lavoro e del benessere, delle condizioni di vita, dignitose e soddisfacenti per i lavoratori e per i pensionati nel nostro paese si fonda su alcuni pilastri. Il rafforzamento di essi è impegno primario per il sindacato. E’ da parte di tutte le componenti sociali e politiche un bel dire sulla circostanza che il potere di acquisto di salari, stipendi e pensioni negli ultimi anni in Italia si è ridotto e di molto. Non possiamo certo disconoscere che alla base c’è stato il passaggio dalla lira all’euro. Lo riconfermiamo. Passaggio giusto, importante, fondamentale, per la nostra economia e per la tenuta del paese nel contesto dei mercati globalizzati. Passaggio giusto ma non adeguatamente governato che, di fatto. con il cambio reale 1 a 1, ha falcidiato la capacità di spesa delle famiglie italiane salariate e pensionate”. E’ stato, inoltre, ricordato come nel corso di quest’anno la Cisl ha avviato un percorso virtuoso, il primo tassello del quale è stato la riforma del sistema contrattuale. “Un risultato straordinario e determinante – ha detto - un nuovo sistema contrattuale che a dispetto dei suoi pretestuosi detrattori sta già dispiegando al meglio alcuni dei suoi principi fondamentali. La proposta, la contrattazione, l’unione producono risultati. E la Cisl propone, contratta, unisce”. Dopo aver ricordato le sette linee direttrici di intervento per fronteggiare la crisi (Riduzione del carico fiscale su lavoratori dipendenti e pensionati; Sostegno alla famiglia con il Nuovo Assegno Familiare; Incentivare il secondo livello contrattuale con la detassazione; lotta all’evasione fiscale; fisco premiale per le imprese che investono e non riducono l’occupazione; tassazione di rendite e patrimoni; federalismo fiscale) e il Patto per lo sviluppo del Mezzogiorno che la Cisl ha tracciato, Zecchetto ha concluso affermando che “è necessario passare dal PIL al BIL, cioè a costruire il Benessere Interno Lordo. Si tratta – ha aggiunto – di un cambiamento profondo della visione economica e sociale a cui siamo abituati. Con il concetto di BIL si vuole portare l’attenzione sul fatto che oltre alla ricchezza economica, che sicuramente deriva ed è direttamente collegabile al PIL, ci sono tutte una serie di “ricchezze” che l’uomo ha nel suo vivere e che non vengono assolutamente misurate dal PIL, anzi talvolta la crescita del PIL le fa diminuire”. Diverse le personalità intervenute: gli onorevoli Francantonio Genovese, Giuseppe Laccoto, Giuseppe Picciolo, Filippo Panarello, Fortunato Romano, il presidente provinciale del PD Pippo Rao, il presidente di Confindustria Messina Ivo Blandina, i rappresentanti di MCL, MEIC, Forum delle famiglie e UCID. L’on. Francatonio Genovese ha evidenziato come “i punti elencati dalla Cisl sono sposati anche dal Pd, tanto che già si lavora in Commissione Bilancio. Nella prossima Finanziaria – ha sottolineato Genovese – c’è troppo poco per il mezzogiorno. Deve essere bandita la concezione che il Sud è marginale”. “I punti – ha sostenuto Ivo Blandina – sono in gran parte condivisibili, occorre equità fiscale e lotta all’evasione. Attraverso quest’ultima si possono trovare i fondi per produrre ricchezza, per gli investimenti, per alleviare i riflessi ancora gravissimi della crisi. Anche gli Enti locali possono intervenire, magari cominciando dalle imposte locali”.