“L’incontro con i dirigenti dell’Unione europea segna un punto importante non solo per orientare le risorse verso la ricostruzione dei centri colpiti dal nubifragio e per avviare le opere di riassetto del territorio, ma anche per il pieno utilizzo dei fondi europei. Nei prossimi giorni, in collaborazione con la Commissione europea,

 saranno decise le strade da intraprendere e definite tempestivamente i progetti da presentare”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, che oggi ha accompagnato i dirigenti dell’Unione europea Raul Prado e Patrick Amblard nei luoghi della provincia di Messina colpiti dall’alluvione. Prado e Amblard hanno prima visto dall’alto, in elicottero, i centri travolti dall’acqua e dal fango; poi, con i mezzi della Protezione civile regionale, si sono recati nei paesi colpiti dalla frana delle scorse settimane. Dopo i sopralluoghi, presso la sede della Prefettura di Messina si è svolta una riunione, presieduta dall’assessore Armao, presenti i due dirigenti Ue, alla quale hanno preso parte anche i sindaci dei paesi colpiti dall’alluvione, il presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, i dirigenti della Protezione civile nazionale e regionale, i rappresentanti delle strutture militari e civili impegnati nelle operazioni di soccorso. Nel corso dell’incontro sono state analizzate le possibili soluzioni da adottare per avviare con celerità la ricostruzione e per programmare e attuare un piano per fronteggiare il dissesto idrogeologico del territorio. Due le ipotesi messe in cantiere. La prima è legata alla possibilità di accedere al fondo europeo di solidarietà per le emergenze. L’amministrazione regionale, di concerto con la Protezione civile nazionale, presenterà l’istanza per accedere alle risorse. Il tema verrà definito nel corso di un incontro tra l’assessore Armao e i dirigenti Ue programmato tra quindici giorni a Bruxellles. La seconda ipotesi è l’utilizzazione del Fondo europeo regionale di sviluppo (Fers). Il Fers 2013 prevede già, per il riassetto idrogeologico di tutta la Sicilia, una spesa pari a 373 milioni di euro. In sede di rimodulazione del Programma si potrebbe ipotizzare lo stanziamento di altre somme per intervenire solo nelle aree del Messinese travolte dal nubifragio. (g.a.)