“Ribadisco che non è prevista alcuna soppressione del capitolo di Bilancio per la Formazione professionale, Così come non c’è nessun taglio ai trasferimenti agli enti locali e al precariato”.

Lo ha detto l’assessore al Bilancio, Roberto Di Mauro, replicando alle affermazioni di alcuni parlamentari sulle misure del governo per il risanamento dei conti pubblici regionali. “Ho detto e ripeto – aggiunge Di Mauro - che il governo punta sulla Formazione come strumento per la crescita occupazionale in Sicilia, avendo presente il dovere di tutelare i lavoratori e gli enti e l’avvenire degli allievi dei corsi. Ma, con la stessa decisione confermo la necessità di uno sforzo comune per individuare forme di finanziamento, statali o comunitarie, che alleggeriscano il bilancio della Regione e assecondino l’impegno per il risanamento delle finanze e la riqualificazione della spesa che non sono più rinviabili, come hanno più volte ripetuto la Corte dei conti e il Commissario dello Stato”. “Sono concetti semplici e chiari, sui quali – dice l’assessore - mi aspetto contributi in termini propositivi e concreti, innanzitutto da chi ha condiviso il programma con cui il presidente Lombardo si è presentato agli elettori. Nessuno può illudersi di fare come gli orchestrali del Titanic, per giunta alimentando polemiche che possono avere soltanto l’effetto di creare infondati allarmi tra i lavoratori. Non giova a nessuno e, certamente, non ai Siciliani. C’è tempo e modo di confrontarsi e dialogare per trovare le opportune soluzioni in Giunta, in Commissione e in Aula, senza chiusure preconcette”. “Seppure comprensibile la difesa di bandiera che parte del Pdl fa dell’assessore al Lavoro e alla Formazione, dunque, non la reputo necessaria, perché sul dovere di avviare il risanamento non c’è diversità di vedute. La riforma del sistema formativo avviata dall’assessore Gentile fa parte del più ampio progetto del governo di modernizzazione della Regione, eliminando gli sprechi e rendendo più efficienti i servizi resi ai siciliani, dalla Formazione alla Sanità alla macchina burocratica. In questo senso, un nuovo assetto della Formazione è ineludibile. Allo stesso modo, lo è – continua Di Mauro - la riduzione della spesa e l’impiego di tutte le risorse alle quali la Regione può fare ricorso per garantire servizi adeguati”. “Non c’è nessuno taglio – conclude Di Mauro - nei trasferimenti agli enti locali, ma soltanto la necessità di rendere possibile un contenimento dei costi anche per gli enti locali. Certamente, non a spese dei lavoratori precari. Credo che si possa intervenire su altre uscite non strettamente necessarie, mantenendo al lavoro i precari e rispettando il patto di stabilità”.(Stanislao Lauricina)