“Per favore, non facciamo più film sulla mafia. Questa terra non ne ha bisogno”. Lo ha detto Giuseppe Fiorello, dal palco del Teatro Sangiorgi di Catania, dove si sta svolgendo il “Progetto Sicilia per il cinema e l’audiovisivo”, organizzato dall’assessorato regionale ai Beni Culturali.

Giuseppe Fiorello è tra gli interpreti del nuovo film di Roberta Torre, “I baci rubati”, coprodotto dalla Regione Siciliana, le cui riprese inizieranno lunedì a Librino, quartiere catanese. “Fiorello ha ragione – ha sottolineato l’assessore Leanza -. La mafia esiste ma la Sicilia non è solo quella mostrata da certe pellicole. Noi vogliamo mettere in luce una terra operosa, ricca di cultura, fatta di gente perbene che vuole lavorare per migliorare la qualità della nostra vita. Cercheremo questa terra nei film che coprodurremo, come è successo con “Baarìa” di Giuseppe Tornatore”. Alla due giorni sul Progetto cinema sono intervenuti, tra gli altri, Franco Battiato (che ha annunciato di essere in dirittura d’arrivo con le riprese del suo documentario su “Gesualdo Bufalino”), Roberta Torre, Massimo Ciavarro che ha firmato la produzione di “L’ultima estate” di Elaonora Giorgi, girato a Lampedusa e di prossima uscita. Tutti film che ricevono un contributo della Regione Siciliana, così come “Viola di mare” di Donatella Maiorca e “L’imbroglio nel lenzuolo” di Alfonso Arau, prodotti da Maria Grazia Cucinotta. La due giorni sul cinema riprende domani mattina, dalle ore 9,30 in poi. Si discuterà dei progetti per la realizzazione di strutture per la post-produzione e la digitalizzazione e del centro sperimentale di cinematografia. Verranno anche presentate la Production Guide e la Location Guide, due strumenti che la Sicilia Film Commission ha redatto e pubblicato ad uso delle produzioni che decidono di investire in Sicilia e utilizzare maestranze e tecnici isolani. (Fabio Geraci)