“Stiamo lavorando, io e la giunta di governo presieduta da Raffaele Lombardo, per far si che in Sicilia diminuisca il gap esistente, in termini di Pil ma anche di benessere sociale, con il resto delle regione italiane. Certo è innegabile, lo dico come assessore all’Industria ma anche da imprenditore, che l’assenza di grandi opere infrastrutturali efficienti, come la linea ferrata ad alta, il miglioramento e l’ampliamento dell’anello autostradale e di quello elettrico,

 incidano, e tanto, sull’economia della nostra regione ma anche sulla vita e sul benessere dei siciliani”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, commentando la classifica del Sole 24 ore che vede le città siciliane agli ultimi posti di una speciale classifica realizzata per misurare il reale stato di salute dell’economia, prendendo in considerazione il Bil (Benessere interno lordo) anziché il Pil (prodotto interno lordo). “In entrambe le graduatorie – ha proseguito Venturi – la Sicilia è fanalino di coda, c’è poco da dire. Possiamo discutere della validità o meno degli studi statistici ma il dato ci deve far riflettere. In una regione come la nostra, in cui la disoccupazione è a livelli di massima allerta, la criminalità mafiosa vessa la libera impresa, i migliori “cervelli” sono costretti ad emigrare per emergere e l’onda lunga della crisi economica mondiale qui si è maggiormente percepita, non è più il tempo delle parole. La mia ricetta – ha affermato Venturi – è quella di puntare ad idee di sviluppo nuove e innovative. Serve far crescere il mondo delle piccole e medie imprese siciliane, mantenendo sempre viva l’attenzione sulle grandi industrie. Il ruolo della politica, delle istituzioni, delle banche è quello di non mettere i bastoni fra le ruote dello sviluppo ma anzi di tracciare le linee guide su cui il mondo imprenditoriale possa svilupparsi al meglio. Questo governo –ha proseguito - sta lavorando per porre le basi della Sicilia del futuro, la Sicilia dove dovranno vivere i nostri figli e i nostri nipoti. Una Sicilia moderna che dovrà sfruttare la logistica, perché essendo l’Isola più grossa del Mediterraneo dovrebbe approfittare questo vantaggio geografico per diventare la base logistica sia per le merci sia per i viaggiatori. Per sfruttare, il meglio possibile, la sua ricchezza principale, le risorse turistico monumentali. Dobbiamo anche spogliarci di un altro malcostume, la lentezza della pubblica amministrazione. Perché una macchina burocratica efficiente, snella e veloce rende più appetibili - ha concluso l’assessore - i nostri territori agli investitori del Nord e stranieri. L’arrivo di capitali infatti produce ricchezza e con questa aumenta il lavoro e di conseguenza, anche il Pil e il benessere sociale”. (Salvatore Wladimir Pantaleone)