Sono iniziati a Palermo i lavori della XII riunione della Cabina di regia per lo studio e l’avvio dell’Asse IV del Fondo Europeo per la Pesca. L’incontro, voluto dalla Commissione europea per la Pesca, si concluderà domani. L’asse IV del Fondo Europeo punta alla creazione di un possibile percorso virtuoso, capace di coniugare la valorizzazione dei territori costieri e delle loro eccellenze con la riconversione di settore,

integrando le attività tradizionalmente connesse alla pesca . Per Titti Bufardeci, assessore regionale alla Pesca, “in ogni intervento dobbiamo puntare alla qualità per un utilizzo strategico e responsabile dei fondi che l'Unione Europea mette a disposizione dei nostri territori”. “Sino ad oggi, la Sicilia è stata vista come una regione che produce poco, spende molto rispetto a quello che produce e che – continua - finora, non è riuscita ad investire sul suo futuro”. Anche il settore della Pesca deve affrontare le criticità dettate dalla crisi economica internazionale e dalla globalizzazione. In più, nel futuro del settore emerge sempre più la necessità di un approccio eco sostenibile. Bufardeci sostiene che “i fondi comunitari non sono soltanto risorse finanziarie, ma devono essere metodo e regola per modernizzare la Sicilia e governare il suo sviluppo. Forte del suo ruolo geostrategico al centro del Mediterraneo, la Sicilia, rispetto alla sua grande tradizione nell'industria alieutica, si trova di fronte a un bivio. Lo sfruttamento eccessivo delle risorse, con la conseguente riduzione degli stock, degli sbarchi e quindi dei redditi, rappresenta la principale minaccia che incombe sul futuro degli stock e del settore stesso. A ciò si aggiunge l'accresciuta concorrenza determinata dalla globalizzazione del mercato ittico, che rappresenta una sfida supplementare per il comparto. E' possibile coniugare la risoluzione delle criticità economiche del settore con i vincoli di salvaguardia ambientale, con la necessaria cura da riporre nel ripopolamento delle specie ittiche. Proprio dall’asse Iv del Fep – che per la Sicilia ha una dotazione finanziaria stimata in circa 5 milioni di euro – potrebbero giungere degli efficaci strumenti di modernizzazione. Infine, per l’assessore “l'attivazione dell'Asse IV può legare tutte le attività economiche presenti sul territorio costiero a tutte le potenzialità e peculiarità esistenti. Dobbiamo creare un sistema integrato che coniughi la filiera ittica con le bellezze naturali, ambientali e archeologiche, in una logica di eccellenza. La pesca può essere il fulcro di un sistema integrato economico che incentivi nuove forme di attrazione sul territorio. La valorizzazione del territorio costiero e dei prodotti locali attraverso anche la diversificazione dell'attività di pesca quale il pescaturismo e l'ittiturismo eservirà a produrre nuove opportunità occupazionali”. (Piero Messina)