“Fino a quando dovremo sopportare certe falsità sulla riforma della sanità siciliana? In un momento in cui le parole andrebbero pesate con attenzione, leggo nuove dichiarazioni sulla sanità siciliane che sono originate da presupposti palesemente falsi o dalla volontà di speculare su una tragedia come quella di Mazzarino che, come abbiamo dimostrato, non ha nulla a che fare con la riforma sanitaria.

Non c’è nessuna crisi nel sistema sanitario, anzi il percorso virtuoso che abbiamo intrapreso da qualche mese consentirà di riqualificare l’offerta sanitaria che era ridotta ai minimi termini e di mettere a posto i bilanci sconquassati da un deficit mostruoso che abbiamo ereditato dalle precedenti gestioni”. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, risponde così all’intervista rilasciata dal sen. Giuseppe Firrarello e pubblicata oggi da un quotidiano siciliano. “Pur non essendo un politico di consumata esperienza come il sen. Firrarello – prosegue Russo -, è fin troppo chiaro che certe dichiarazioni hanno il sapore di piccole faide all’interno del Pdl siciliano: ciò non toglie che certi comportamenti irresponsabili rischiano di ostacolare il cammino di una riforma approvata a larga maggioranza dal Parlamento regionale pure con i voti del Pdl e che è stata unanimemente apprezzata in tutta Italia”. “Quanto alla sanità privata, il sen. Firrarello sa bene che non abbiamo autorizzato nessuna maggiore spesa per il 2009, ma solo la possibilità, nelle more dell’attivazione dei posti letto per riabilitazione e lungodegenza, di utilizzare indistintamente il budget assegnato anche per il trattamento delle acuzie. Il taglio ai tetti di spesa, infatti, ha riguardato anche la sanità privata, esattamente nella misura indicata dal Piano di rientro. Il senatore sa bene anche che, a un anno dalla firma del Piano stesso, il precedente governo regionale non aveva fatto praticamente nulla per mettersi in linea con le indicazioni del Ministero e che la nomina dei manager è avvenuta nella massima trasparenza, sulla base dei curriculum e nel pieno rispetto della legge. Mi dispiace che il sen. Firrarello non abbia ancora percepito il grande rinnovamento ottenuto grazie alla rigorosa politica portata avanti dal governo Lombardo: visto che è così distratto, gli ricordo che in poco più di un anno abbiamo adempiuto ai numerosi obblighi derivanti dal Piano di rientro, onorando il contratto tra la Regione e lo Stato ed evitando il commissariamento che avrebbe avuto pesanti conseguenze per la Sicilia; sono stati recuperati oltre 400 milioni di euro di deficit; abbiamo varato una legge di riforma innovativa rispettando perfettamente i tempi della sua applicazione; ridotto da 29 a 17 il numero delle aziende sanitarie; riorganizzato l’assessorato riducendo da 5 a 2 i dipartimenti; acceso un mutuo di quasi 3 miliardi di euro che ha permesso il pagamento dei debiti e ha rimesso in moto l’economia sanitaria dell’isola; sono state realizzate gare d’acquisto centralizzate che hanno permesso risparmi nel triennio di centinaia di milioni. Non mi pare che negli ultimi anni i precedenti governi abbiano saputo tagliare traguardi tanto importanti in così poco tempo. Questi, e tanti altri ancora, sono risultati straordinari di cui vado fiero e che dovrebbero inorgoglire tutti i siciliani onesti che credono in un sistema fondato sulla meritocrazia e non sull’appartenenza. Ecco perché ho il dovere di difendere in ogni modo il percorso amministrativo che questo Governo sta faticosamente realizzando, anche di fronte a certe prese di posizioni che pur essendo chiaramente strumentali non servono a fare il bene della Sicilia, ma solo a difendere alcune rendite di posizione”. (Guido Monastra)