La Regione siciliana, pioniera in tema di gestione delle aree naturali protette, si è dotata dei ‘Piani di interpretazione’: strumenti programmatici per gestire in modo sistemico le 32 riserve dell’Azienda Foreste demaniali dell’assessorato regionale Agricoltura e Foreste. “Sono strumenti di programmazione interna dell'Azienda - ha detto Fulvio Bellomo, dirigente generale dell’Azienda - e di gestione territoriale per migliorare la

fruizione di queste splendide perle del nostro patrimonio naturale”. I Piani avranno due funzioni: fornire suggerimenti e idee agli addetti alla comunicazione con il pubblico dell’Azienda; individuare interventi mirati (infrastrutture, servizi, programmi per il pubblico annuali) in armonia con le peculiarità di ciascuna delle aree protette e con una visione integrata rispetto al territorio circostante. “Si potrà parlare di gestione ottimale - ha spiegato l’assessore Michele Cimino - quando queste meravigliose riserve, oltre ad essere piacevoli luoghi da visitare, saranno in grado di catturare e arricchire il visitatore dell’esperienza e della conoscenza più ampia dell’ambiente, della storia e delle tradizioni di tutto il contesto territoriale dove insiste la riserva”. “Gli obiettivi, anche se a lungo termine, sono diversi. Innanzitutto, creare un'immagine organica del ‘sistema Riserve’, in cui ciascuna sia trattata secondo le sue peculiarità ma inserita in un contesto più ampio di salvaguardia del territorio. Promuovere la tutela di ogni bene e accrescere l'apprezzamento dei luoghi, offrendo esperienze positive ai visitatori sugli aspetti architettonici, ambientali, agroalimentari tali da rimandare a un'interpretazione positiva d'insieme, e sviluppando un programma di attrazioni annuali che destagionalizzino le visite”. Le linee guida di gestione di ciascuna riserva sono state elaborate integrando gli aspetti tecnici (centri, sentieri attrezzati) e gli aspetti sociali, economici e culturali (servizi, formazione) dove è necessario intervenire. “Un lavoro organico affinché - prosegue Cimino - le riserve non siano solo ambienti da 'conservare', sganciate spesso come in passato dalle attività che si svolgono nel territorio a cui appartiene ma, al contrario, diventino motore di sviluppo dei comprensori sul piano delle scelte tecniche e di indirizzo educativo e culturale. In quest'ottica l'Azienda avrà il ruolo centrale fondamentale, sulla base delle linee guida dei Piani, di dettare i criteri di qualità fornendo i servizi necessari (formazione, strutture, infrastrutture) per raggiungere gli obiettivi in una visione di eco sviluppo e sostenibilità ambientale globale”. I Piani, già pronti e in parte disponibili alla consultazione sul portale www.boschidisicilia.it, sono stati realizzati dal dipartimento Azienda Foreste dell'assessorato, in collaborazione con l’Associazione italiana degli interpreti naturalistici educatori ambientali (INEA). “Un lavoro nato - ha sottolineato Bellomo - dall'esperienza positiva del primo 'Piano di interpretazione' d'Italia, realizzato per valorizzare la riserva naturale Isola di Pantelleria, la sua bellezza, la sua storia e il lavoro di tanti uomini e donne impegnati nella conservazione di un patrimonio importante fatto di colori, sapori e luoghi incontaminati”. (Stefania Sgarlata)