. (Adnkronos) - Resterà aperto almeno fino al prossimo 31 dicembre l'ospedale 'Santo Stefano' di Mazzarino (Caltanisetta), che avrebbe dovuto chiudere il prossimo primo settembre. E' quanto emerso oggi durante il vertice alla Prefettura di Caltanisseta convocato dal Prefetto Vincenzo Petrucci dopo i numerosi blocchi stradali che hanno creato molti disagi negli ultimi due giorni. "Durante l'incontro - ha detto l'assessore alla Sanita di Mazzarino, Salvatore Marino -

 abbiamo avuto rassicurazioni dal Presidente della regione siciliana Raffaele Lombardo che ha fatto sapere al Prefetto di non chiudere l'ospedale fino a fine anno". Inoltre, sempre oggi, è stato deciso un incontro tra il neo manager dell'asl Paolo Salvatore Cantaro, che prenderà servizio il primo settembre, e le istituzioni territoriali. "Spiegheremo a Cantaro - ha detto Marino - che la chiusura dell'ospedale sarebbe un grave errore". I cittadini di Mazzarino, comune di 50.000 abitanti della provincia di Caltanissetta, da due giorni stavano manifestando contro l'annunciata chiusura dell'ospedale 'Santo Stefano', come previsto dal piano di riorganizzazione della Sanità in Sicilia. A far partire la protesta era stata la morte di un ragazzo di 23 anni, Filippo Li Gambi, vittima di un incidente stradale. Il giovane sarebbe morto per dissanguamento perché la sala operatoria dell'ospedale di Mazzarino era chiusa per mancanza di personale. Questa mattina sono stati bloccati dai cittadini del Comune nisseno gli svincoli di Caltanissetta dell'A19 Palermo-Catania in entrambi i sensi di marcia. Un secondo blocco si è verificato sulla strada Statale 626, all'incrocio con la 122. Successivamente i blocchi stradali sono stati rimossi dopo la decisione del prefetto di Caltanissetta Vincenzo Petrucci di incontrare una delegazione di cittadini al palazzo di governo nisseno. Dai primi dati che emergono dalla relazione dei funzionari dell'assessorato regionale alla Sanità, che hanno effettuato l'ispezione immediatamente disposta dall'assessore Massimo Russo, emerge che la chirurgia e la sala operatoria dell'ospedale non erano chiuse; il personale non era in ferie e garantiva i normali turni di reperibilità notturna sufficienti per intervenire in caso di urgenza. Il giovane rimasto vittima di un grave incidente stradale è stato soccorso prontamente da un'ambulanza del 118, preso in carico dal medico di guardia dell'ospedale di Mazzarino che ha allertato immediatamente il chirurgo e l'anestesista. Il giovane è rimasto 53 minuti all'ospedale di Mazzarino, poi è stato trasferito al Sant'Elia di Caltanissetta dove è arrivato 40 minuti dopo, alle 00.30. Il decesso è avvenuto, oltre due ore dopo, alle 2.40 nella sala operatoria del Sant'Elia di Caltanissetta. Intanto, Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha richiesto, attraverso il competente Dipartimento del dicastero, una relazione alla Regione Sicilia sulle dinamiche che hanno condotto alla morte del giovane Filippo Li Gambi dopo un incidente stradale. La relazione, spiega una nota del ministero, "dovrà in particolare evidenziare le eventuali inefficienze del servizio 118, peraltro oggetto nell'ambito del piano di rientro - si ricorda - di uno specifico programma di riorganizzazione, e dei modi con cui il paziente è stato trattato nei presidi ospedalieri di Mazzarino e di Caltanissetta". Per il ministro, questo episodio come i decessi che si sono verificati in alcuni ospedali in Calabria, dove Sacconi ha disposto l'invio di ispettori, "a una primissima lettura appaiono confermare la necessità di robusti processi di riorganizzazione dei servizi socio-sanitari nelle Regioni del Mezzogiorno con particolare riguardo allo sviluppo dei servizi territoriali e alla razionalizzazione delle funzioni ospedaliere per malati acuti, compresa una efficiente e tempestiva rete di emergenza-urgenza". E il presidente della Commissione sanità dell'Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Laccoto, ha convocato per il primo settembre la riunione della Commissione per l'esame "delle più recenti vicende che hanno interessato la realtà siciliana, in particolare con riferimento alla protesta esplosa a Mazzarino". Lo rende noto lo stesso Laccoto.