I Dipartimenti Territorio e Ambiente e della Protezione civile hanno siglato un accordo interdipartimentale con cinque linee di intervento per attuare la pianificazione nel settore del rischio idrogeologico e realizzare interventi infrastrutturali prioritari previsti nei PAI (Piani Assetto Idrogeologico) approvati e, nello stesso tempo, razionalizzare la spesa comunitaria.

La previsione degli obiettivi di spesa nelle cinque linee di intervento sono stati quantificati in poco meno di 141 milioni di euro nell’ambito dell’Asse 2 del programma operativo regionale FESR 2007/2013. L’accordo, che porta la firma del dirigente generale del dipartimento Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi e del dirigente generale del dipartimento Protezione Civile, Salvatore Cocina, prevede la costituzione di un tavolo tecnico permanente per la condivisione tra i due dipartimenti delle informazioni per la costituzione di una banca dati nei settori ambientali e territoriali; le informazioni contenute nei PAI saranno integrate con quelle della protezione civile per l’attuazione degli strumenti di pianificazione per il rischio idrogeologico; i due dipartimenti condivideranno, per l’attuazione dell’accordo, strumentazioni e sedi, comprese quelle periferiche, e si avvarranno del reciproco supporto tecnico per tutte le attività derivanti dai rispettivi interventi sul territorio; i dati delle attività confluiranno nel SITR (Sistema Informativo Territoriale Regionale) della Regione siciliana. Per l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mario Milone, “Questo accordo tra i due dipartimenti rappresenta un’importante sinergia tra rami di amministrazione che permetterà di razionalizzare e ottimizzare la spesa comunitaria, pianificando e realizzando celermente tutti quegli interventi di messa in sicurezza delle aree interessate da fenomeni di dissesto idrogeologico”. “E’ un accordo – sottolinea il Dirigente generale dell’assessorato Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi – che nelle cinque linee di intervento previste permetterà una condivisione di dati e progetti, una maggiore celerità negli interventi non creando inutili e costosi interventi doppioni e quindi una maggiore razionalizzazione della spesa permettendo degli interventi prioritari per mitigare i rischi”. Le cinque linee prevedono la realizzazione di infrastrutture per il miglioramento dell’assetto idrogeologico; interventi di messa in sicurezza delle aree interessate da fenomeni di dissesto, di prevenzione dei fenomeni di desertificazione e di dissesto; produzione di studi e cartografie tematiche relative alla redazione della Carta regionale di sintesi del rischio geoambientale; produzione di studi e cartografie di base e tematiche per la redazione dei piani comunali e intercomunali di protezione civile; realizzazione di infrastrutture finalizzate alla previsione e alla mitigazione dei rischi idrogeologici, sismici, vulcanici, industriali ed ambientali. I lavori del tavolo tecnico permanente saranno orientati su alcuni temi prevalenti che porteranno all’elaborazione di una proposta di legge regionale sulla Difesa del suolo e dei rischi geoambientali.(Enzo Fricano)