Si è riunita, stamattina, nei locali dell’assessorato al Lavoro, la task force sulla sicurezza sul lavoro. Ai componenti sono stati presentati i progetti predisposti dal dipartimento regionale del Lavoro, dal dipartimento regionale dei Lavori pubblici, da Confapi e dall’Anis, l’Associazione nazionale ingegneria della sicurezza e la Consulta ordini degli ingegneri di Sicilia e dall’Ugl.

Le proposte progettuali saranno analizzate e valutate con gli ispettori del lavoro per il finanziamento con i fondi del Pon Sicurezza per lo sviluppo 2007/13 e con altre fonti nazionali, regionali o comunitarie. Tre i progetti presentati dal dipartimento Lavoro: “Al Khantara…integrazione sicura”, che punta a favorire l’integrazione socio-lavorativa dei lavoratori stranieri, per contrastare le spinte verso la marginalizzazione sociale, la precarietà economia e il lavoro nero; “Il ragazzo nella rete”, il cui target sono i giovani con precedenti penali, per agevolarne il reinserimento sociale attraverso il lavoro, e “Reti di sicurezza”, destinato all’accrescimento delle competenze degli operatori sociali per migliorare la tutela del lavoro regolare e la sicurezza sul lavoro. Questi progetti sono già stati presentati alla Prefettura di Palemro e inviati al ministero del Welfare. La proposta del dipartimento Lavori pubblici intende promuovere una più efficace collaborazione tra Regione, enti locali e associazioni di categoria per definire una uniformità di indirizzo per le attività di miglioramento dei sistemi di gestione aziendale riguardanti la qualità del servizio delle piccole e medie imprese del settore edile e la sicurezza nei cantieri temporanei e mobili per i lavori pubblici in Sicilia. Il dipartimento propone di attivare procedure di consulenza e assistenza per le imprese del settore edile, dei contraenti pubblici, per le stazioni appaltanti e per i progettisti. Il progetto di Confapi intende sviluppare e incrementare, specie nelle piccole e medie imprese, l’adozione di modelli di sistemi di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro secondo standard europei di qualità, fornire un metodo operativo che tenga conto della specificità delle aziende, migliorare la definizione delle figure che nelle aziende hanno compiti di responsabilità e definire modelli di cooperazione tra i soggetti istituzionali e aziendali che hanno un ruolo nella tutela della sicurezza. L’Anis e la Consulta ordini ingegneri di Sicilia propongono l’attuazione del libretto formativo del cittadino nella Regione siciliana, una campagna straordinaria di formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, da avviare a partire dalle scuole, e lo svolgimento di attività di sensibilizzazione e di diffusione della cultura della sicurezza sul lavoro. L’Ugl, infine, propone la formazione degli studenti delgi ultimi anni delle scuole superiori e dei dirigenti dlela pubblica amministrazione preposti al controllo dell’applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. (Stanislao Lauricina)