Un altro provvedimento predisposto dall’assessorato regionale alla Sanità consentirà forti risparmi, valutabili intorno ai 70 milioni di euro all’anno, per il sistema sanitario regionale senza che venga modificata la qualità dell’assistenza. L’assessore Massimo Russo ha infatti firmato il decreto che fissa gli indirizzi, gli obiettivi e la metodologia per l’attuazione, a partire dall’1 giugno 2009,

del “day service ambulatoriale ospedaliero” (Dsao) nelle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate e definisce le tariffe delle prestazioni. Il day service, seguendo le più recenti indicazioni ministeriali, rappresenta un nuovo ‘contenitore assistenziale’ che, da un punto di vista organizzativo, si colloca tra il day hospital e il livello ambulatoriale e servirà ad affrontare in maniera codificata alcune specifiche patologie oltre che le prestazioni di chemioterapia: in pratica, permetterà una drastica riduzione dei ricoveri diurni inappropriati, con minore impiego di risorse ma con identico, se non addirittura maggiore, beneficio per il paziente. “E’ un provvedimento di straordinaria importanza - commenta l’assessore Russo - che va nella direzione dell’interesse primario del cittadino perché viene semplificato e migliorato il percorso diagnostico e terapeutico per alcune patologie, secondo il concetto primario che il paziente non va soltanto curato ma anche ‘preso in cura’. Il day service permetterà di gestire casi che prevedono indagini cliniche e strumentali plurime e multidisciplinari, anche complesse, sotto un’unica regia e senza inutili frammentazioni. Inoltre ci farà risparmiare risorse che finora erano destinate impropriamente all’assistenza ospedaliera e che potremo poi investire in modo più produttivo. Senza dimenticare che prima saremo capaci di azzerare il deficit e prima i siciliani potranno pagare meno tasse. Con il day service ci mettiamo al pari delle più virtuose regioni italiane e diamo seguito ai principi della legge di riforma che prevede la riorganizzazione e il contestuale potenziamento della rete territoriale”. Il decreto individua con precisione le patologie che dovranno essere trattate in regime di day service: sono l’intervento sul cristallino, con o senza vitrectomia; interventi sul ginocchio senza diagnosi principale di infezione; la decompressione del tunnel carpale; trapianti di pelle; altri interventi sul tessuto sottocutaneo e sulla mammella. Secondo le statistiche dell’ultimo triennio, i ricoveri per queste patologie (che costituiscono il 18% del totale dei ricoveri in day hospital ma incidono per il 29,3% sotto l’impatto economico) hanno fatto registrare il più alto tasso di inappropriatezza. Il decreto impone che queste patologie vengano trattate in regime di day service, tranne quelle che giustificano particolari necessità di sicurezza. Per quanto riguarda le prestazioni di chemioterapia, non associate a diagnosi secondaria di leucemia (138 mila accessi nell’ultimo anno), il trattamento in day service prevede anche la presa in carico del paziente, la somministrazione del farmaco e le indagini utili per monitorare eventuali effetti collaterali. Con questo provvedimento si prevede una forte riduzione della percentuale di ospedalizzazione (circa 15 per mille) che in Sicilia è attualmente del 249 per mille a fronte di una media nazionale del 180 per mille. E’ prevista in una seconda fase l’individuazione di ulteriori patologie da trasferire in regime di day service. (Guido Monastra)