VERONA - La Regione ha presentato al ministero per le Politiche agricole la richiesta per l’istituzione della Doc Sicilia. A sottoscriverla, in questa prima fase, le 3 organizzazioni professionali e quelle del mondo cooperativo. Lo ha annunciato l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via, nel corso della conferenza stampa al Vinitaly,

 il salone del vino e dei distillati in corso a Verona. L’incontro con i giornalisti, moderato dal conduttore del Tg1, Attilio Romita, è stata l’occasione per annunciare le strategie messe in campo dalla Regione per la valorizzazione del comparto vitivinicolo e oleario. E proprio oggi il ministro per le Politiche agricole, Luca Zaia, accompagnato dall’assessore La Via, ha visitato lo stand della Sicilia. Nel corso della visita, Zaia ha annunciato di avere chiesto al Capo dello Stato di assegnare l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica all’imprenditrice siciliana Josè Rallo. “La Sicilia - ha detto La Via in conferenza stampa - vive e convive con un mare di vino e, in questo momento particolare di crisi generale, è necessario mettere in campo, come abbiamo già fatto, un pacchetto strategico di interventi che servano a dare un respiro nuovo al comparto. La valorizzazione del settore enologico non può non passare dalla creazione della Doc Sicilia, un marchio unico ad ombrello per tutte le produzioni e che utilizzi un brand noto, ma poco sfruttato. Questo è sicuramente un passaggio assolutamente essenziale per le prospettive del vino della nostra Isola. La produzione siciliana nei prossimi anni dovrà misurarsi, infatti, con il mancato paracadute della distillazione, imposto dalla nuove regole comunitarie dell’Ocm vino” Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche il presidente dell’Istituto regionale della vite e del vino, Leonardo Agueci. “Il vino - ha detto - rappresenta per la Sicilia un bellissimo ed elegante biglietto da visita. La forza della nostra Isola sta nella compattezza di immagine. Presentarsi tutti insieme, grandi e piccoli, qui a Verona, ma anche in altre fiere di settore, è stata una strategia vincente. E’ chiaro che non tutto luccica e che su alcuni aspetti bisogna riflettere, ma è incontrovertibile che i vini siciliani siano cresciuti, anche se la percentuale di imbottigliato è ancora troppo bassa. Per cui la soluzione è quella di fare sistema e sono convinto che il più grande messaggio di comunicazione per il vino sia il passaparola”. A parlare delle potenzialità del vino sui mercati esteri è stato Roberto Lovato, responsabile dell’area agroalimentare dell’Ice, l’istituto per il commercio estero, con il quale di recente la Regione ha sottoscritto una convenzione per favorire l’internazionalizzazione della filiera agroalimentare siciliana nei prossimi 2 anni. Il programma, cofinanziato al 50 per cento da Ice e Regione siciliana, prevede, per la prima annualità, interventi per il settore vinicolo (570mila euro) in diversi stati: Canada (Toronto e Montreal), Russia (Mosca e San Pietroburgo), Svizzera (Ginevra e Zurigo) e Polonia. In particolare, saranno organizzate giornate dedicate al vino siciliano con conferenze stampa, seminari e workshop dedicati a giornalisti, buyers, ristoratori, enotecari e sommelier. Ogni evento sarà accompagnato da campagne di comunicazione sulle principali riviste di quei Paesi. Ad intervenire anche il neo dirigente generale del dipartimento Interventi infrastrutturali dell’assessorato, Cosimo Gioia, che ha sottolineato come sia “fondamentale non danneggiare i piccoli produttori, che rappresentano la base della nostra agricoltura”. L’assessore La Via ha parlato anche di un sistema vitivinicolo a 2 velocità. “Le imprese leader - ha detto - viaggiano verso i mercati e risentono meno della crisi, ma il restante 80 per cento, che sono cantine e cooperative, soffrono in termini di capitalizzazione e di competenze immateriali. Ed è proprio su questi deficit che stiamo intervenendo. Non è dando un aiuto ai produttori che si risolvono i problemi. Sarà il mercato a selezionare le imprese”. La Via ha annunciato, inoltre, di avere già convocato Cia, Confagricoltura, Coldiretti e Assovini per discutere del programma di promozione per il comparto vitivinicolo. “A disposizione – ha detto – c’è circa un milione di euro provenienti da riforma dell’Ocm vino, risorse destinate a crescere nei prossimi anni, che devono essere concentrare per la promozione di un marchio unico ad ombrello come la Doc Sicilia”. (Fabio De Pasquale)