La definizione di una tabella di marcia, da comunicare ai lavoratori e alle imprese, per l’attuazione rapida dell’Accordo Stato-Regioni sugli ammortizzatori sociali, congiuntamente a un quadro complessivo di interventi attivati e attivabili, e di risorse disponibili; l'identificazione di soluzioni comuni per l’accelerazione delle procedure di spesa,

sia con riguardo al FSE, sia con riguardo alla gestione degli appalti sul FESR; la verifica della possibile integrazione delle programmazioni FESR e FSE rispetto a questioni comuni come, ad esempio, la convergenza di fondi su contratti di programma a favore delle imprese in crisi. Sono le prime proposte formulate nel corso della riunione di stamattina dell'Unità di crisi per l'emergenza occupazione, coordinata dall'assessore al Lavoro, Carmelo Incardona, per valutare un piano di intervento volto a fronteggiare la crisi economica. Alla riunione hanno preso parte Elena Scalone, della segreteria tecnica dell'assessorato al Bilancio, Francesco Calderone, dell'ufficio di gabinetto dell'assessorato all'Industria, Germana Di Falco e Antonino Lo Presti, dell'assessorato al Lavoro. “Questo tavolo - dice l'assessore Incardona- è uno strumento operativo per adottare provvedimenti utili di aiuto alle aziende in difficoltà e per il mantenimento dei livelli occupazionali, ma anche per garantire un sostengo al reddito delle famiglie dei lavoratori espulsi dai processi produttivi per via della crisi”. Una crisi che sta colpendo la Sicilia in modo pesante, come dimostrano i principali indicatori congiunturali regionali, diffusi dal ministero dello Sviluppo economico e aggiornati a febbraio scorso: le esportazioni di merci siciliane sono calate del 24%; il numero di occupati è calato dello 0,5%, con un picco del 9% nell'edilizia; il ricorso alla cassa integrazione è cresciuto del 13,5%. “Dalle riunioni dell'Unità di crisi - aggiunge Incardona - verranno fuori delle proposte di provvedimenti di politica attiva del lavoro che la Regione potrà attuare. Un ruolo importante potrà avere, ad esempio, la Formazione professionale come strumento complementare alle azioni sugli ammortizzatori sociali. Ma, le dimensioni e le caratteristiche di questa crisi impongono una risposta ampia e, dunque, il coinvolgimento di tutti i rami dell'amministrazione che possono giocare un ruolo determinante. Per questo intendiamo estendere la partecipazione al tavolo di altri settori chiave, almeno Turismo, Trasporti e Programmazione”. (Stanislao Lauricina)