Il Presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, fa proprie le perplessità espresse dall’assessore regionale all’Ambiente, Pippo Sorbello, che aveva bloccato l’iter approvativo del progetto MUOS in Sicilia, per carenza di informazioni tecniche relative alle problematiche legate all’elettromagnetismo. Lombardo ha chiesto infatti al premier Silvio Berlusconi

un intervento ufficiale per manifestare all’Amministrazione statunitense “il disappunto per la mancata informazione e la ovvia contrarietà della Regione a che il sistema venga installato”. Nella lettera inviata al presidente del Consiglio e ai ministri della Difesa, Ignazio La Russa, degli Esteri, Franco Frattini, dell’Interno, Roberto Maroni, della Salute, Maurizio Sacconi, e dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il presidente Lombardo, dopo aver rappresentato che il sito di Niscemi (CL) scelto dal 41° stormo U.S. Navy per l’installazione del sistema MUOS (Mobile User Objective Sistem), è tra le aree ad alto rischio ambientale e oggetto di uno studio epidemiologico da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, per la verifica di eventuali connessioni tra stato di salute della popolazione e situazione ambientale, ribadisce che l’area è di particolare pregio ambientale oltre che essere una Riserva Naturale Orientata e Sito di interesse comunitario. “Questa amministrazione – scrive Lombardo - è fortemente preoccupata per la salute delle popolazioni residenti e per le influenze negative che l’impianto possa avere sulla natura, ritenendo necessario essere messa in condizione di poter valutare gli effetti che l’installazione potrebbe determinare”. Il Presidente della Regione sottolinea anche che, “a seguito del diniego opposto dalle autorità militari e dal responsabile tecnico, a fornire le minime informazioni relative agli impianti trasmittenti già operanti dichiarando di ‘non essere in loro possesso e comunque secretate dall’attività militare’, ha come diretta conseguenza che viene limitata fortemente, o forse anche vanificata, l’attività di indagine e di studio necessaria”. Lombardo chiede, quindi, al Governo italiano “per una corretta informazione sul rischio”, il loro intervento immediato per “manifestare all’Amministrazione statunitense il disappunto per la mancata informazione, l’urgenza della definizione di atti formali indirizzati al recupero delle difficoltà create, e la ovvia contrarietà della Regione a che il sistema venga installato”. (e.f.)