Chi paga il “pizzo” o non presenta denuncia per aver ricevuto richieste in tal senso o comunque cede a estorsioni di ogni genere non potrà avere rapporti contrattuali né con l’assessorato regionale alla Sanità né con le aziende sanitarie: in caso di contratti già stipulati sarà prevista la loro automatica e immediata risoluzione.

Inoltre non potranno essere stipulati contratti con coloro che sono sottoposti a misure di prevenzione o che hanno subito condanne passate in giudicato per gravi reati. L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, delinea un ruolo di primo piano della amministrazione sanitaria nel processo di contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa. Lo fa con una direttiva inviata ai dirigenti generali della struttura e ai manager delle aziende sanitarie nella quale si sottolinea la necessità di inserire negli atti negoziali le cosiddette clausole di autotutela. “E’ un supplemento di rigore – ha spiegato Russo - che ritengo necessario e indifferibile per scoraggiare comportamenti illegali e per garantire la salvaguardia dell’interesse pubblico dalla possibile interferenza di chi opera in modo illecito o con comportamenti contrari alla legalità e alla trasparenza. Ho raccolto le tante istanze che in tal senso sono pervenute dalla società civile e dalle associazioni che rappresentano l’imprenditoria dell’isola. Ritengo utile ribadire i valori della legalità che intendiamo promuovere anche nell’ordinaria azione amministrativa ed è per questo che abbiamo individuato nuovi strumenti di prevenzione da affiancare a quelli già previsti principalmente dalla normativa sull’infiltrazione mafiosa”. In particolare, l’assessore Russo specifica che nei contratti che verranno stipulati dovranno essere previste clausole con le quali “il contraente si impegna a denunciare all’autorità giudiziaria ogni illecita richiesta di denaro, prestazione o altra utilità, formulata anche prima della gara o nel corso dell’esecuzione del contratto anche a propri agenti, rappresentanti o dipendenti e comunque ogni illecita interferenza nelle procedure di aggiudicazione o nella fase di adempimento del contratto o eventuale sottoposizione ad attività estorsiva o a tasso usuraio da parte di organizzazioni o soggetti criminali”. In tal modo, vengono espressamente inseriti nei contratti gli obblighi di denuncia di pressioni estorsive e usuraie, il rispetto della tutela delle norme di sicurezza sul lavoro e in materia previdenziale, con la conseguenza che la loro violazione darà luogo alla risoluzione del contratto. Inoltre è previsto che il contraente produca l’attestazione di non trovarsi nelle condizioni che escludono l’instaurarsi del rapporto contrattuale. Analoga attestazione deve essere prodotta per certificare, in caso di gara, che il partecipante non si trova in situazioni di controllo o di collegamento con altri concorrenti e che non sono stati stipulati accordi con altri partecipanti alle gare. (Guido Monastra)