Gli uffici dell’assessorato regionale alla Sanità hanno completato a tempo di record le attività necessarie per l’utilizzazione immediata delle risorse del mutuo da 2 miliardi e 800 milioni di euro che il ministero dell’Economia ha sbloccato nel mese di ottobre, dopo la seconda positiva verifica tecnica effettuata dal “tavolo ministeriale” sullo stato di attuazione del piano di rientro. “E’ una fondamentale iniezione di liquidità per tutto il sistema sanitario regionale che produrrà benefici enormi - ha sottolineato con entusiasmo l’assessore Massimo Russo -. Erano in tanti ad aspettare da anni il pagamento di crediti, anche rilevanti, e con il versamento di queste somme siamo riusciti a dare una risposta concreta, dimostrando efficienza con i fatti e non con le chiacchiere. Questa è una svolta importantissima rispetto al passato e fa parte della politica sanitaria che intendo portare avanti nei cinque anni del mio mandato perché ridà fiducia nelle istituzioni sanitarie. Non possiamo chiedere rigore e rispetto delle regole senza poi assolvere puntualmente ai nostri doveri. E anche in futuro il pagamento ai fornitori dovrà essere effettuato in tempi certi e rapidi, seguendo l’ordine cronologico delle fatture: è un impegno che ho assunto subito dopo il mio insediamento e che intendo mantenere”. La parte più consistente del mutuo, pari a un miliardo e 815 milioni di euro, è già stata messa a disposizione delle aziende sanitarie e ospedaliere per il pagamento dei debiti assunti fino al 2008 con fornitori e strutture convenzionate e non ancora pagati per i cronici problemi di liquidità delle aziende. La rapidità con cui sono stati liquidati i soldi arrivati in Sicilia grazie al mutuo è stata resa possibile dalla tempestività con cui le aziende sanitarie e ospedaliere hanno risposto alle direttive dell’assessore Russo che, subito dopo il “via libera” da parte del ministero, aveva chiesto l’elenco completo delle fatture non ancora pagate. “Per capire l’importanza di questa operazione finanziaria - ha aggiunto l’assessore Russo - basterebbe pensare che soltanto nel 2007 abbiamo speso circa 70 milioni di euro per pagare interessi alle banche, maturati per anticipazioni di cassa. Anche per il 2008 pagheremo una cifra analoga, non ancora quantificata nei dettagli. Non era tollerabile utilizzare i soldi del fondo sanitario per finanziare le banche, queste somme cospicue invece potranno adesso essere utilizzate dalle Aziende per assicurare ancora maggiore efficienza ed efficacia nell’erogazione dell’assistenza sanitaria”. Un’altra parte del mutuo (circa 825 milioni di euro) è stata invece utilizzata per il pagamento anticipato di due operazioni finanziarie contratte in precedenza per risolvere i problemi di liquidità delle Ausl e delle aziende ospedaliere. Secondo l’accordo Stato-Regione che risale al mese di luglio del 2007, il debito andava estinto entro il 31 dicembre di quest’anno. “Adesso - ha concluso Russo - il prossimo obiettivo è quello di rispettare puntualmente il piano di rientro per presentarsi alle prossime verifiche con i conti in regola. E’ questa la condizione affinchè vengano sbloccati altri 900 milioni di euro, cifra che finora è stata trattenuta dallo Stato a garanzia del rispetto degli obblighi assunti”. (Guido Monastra)