Dal 6 al 26 dicembre prossimo si terrà, presso la Chiesa di San Gaetano, a Monreale, la mostra “1968-2008. Tesori ritrovati. Storia e cultura artistica nell’Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro e nel suo territorio dal XII al XIX secolo”.

 L’esposizione, inserita nel programma di finanziamento del P.O.R 2004-2006, PIT 19, con comune capofila, Piana degli Albanesi, riguarda una parte del patrimonio storico, artistico e culturale appartenuto all’antica Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro ed oggi diviso in Biblioteche, Gallerie, Musei, Chiese e sedi istituzionali tra Palermo, Monreale e Contessa Entellina. “La mostra - dichiara l’assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione, Antonello Antinoro - riunisce le opere rintracciate nelle diverse sedi e le espone per la prima volta, a distanza di quaranta anni dal terremoto del 1968 che distrusse le strutture monumentali, in un unico contesto architettonico”. Il ricco patrimonio economico e culturale dell’Abbazia, fondata dai Benedettini, passata poi agli Olivetani e, infine, agli Agostiniani, testimoniava il ruolo centrale del complesso monastico nel vasto comprensorio del feudo che si estendeva da Sciacca a Salemi, Corleone, Bisacquino, Contessa Entellina, Giuliana, Salemi e Sciacca. Le opere esposte comprendono sculture in marmo e terracotta invetriata, oggetti liturgici, paramenti sacri, dipinti del Sette e Ottocento, ma anche pannelli a bassorilievo ed elementi marmorei di balaustre ed altari, ridotti in frammenti, che costituivano l’arredo decorativo della chiesa. Nell’ordinamento espositivo ricadono opere di grande importanza storica anche per l’identità culturale del territorio, come testimonia il mosaico staccato della Madonna con Bambino di Calatamauro di artista costantinopolitano del secolo XII e i fondi librari della Biblioteca del Monastero attualmente diviso tra Contessa Entellina - Biblioteca Comunale - e Palermo - Biblioteca Comunale e Biblioteca Centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace”. Si tratta di testimonianze della tradizione culturale benedettina e proprio per questo è sembrato opportuno inserire nella esposizione anche dipinti, disegni e bozzetti che, pur non provenendo direttamente dal monastero, rappresentano da un lato, i legami culturali ed artistici tra l’abbazia e il territorio circostante e dall’altro, quelli con il mondo monastico. Come luogo espositivo è stata scelta la Chiesa di San Gaetano a Monreale perché la cittadina normanna è la sede della Diocesi di appartenenza dell’abbazia. Le opere sono raccolte in un unico percorso integrato da pannelli didattici, che spiegano i contenuti della mostra e danno notizie sulla storia e la cultura artistica dell’Abbazia, e da pannelli fotografici per quelle opere inamovibili (pavimenti in maiolica) oppure che sono state inglobate in altre strutture (portali, lavabi di sagrestia ecc). Tutte sono accompagnate da didascalie. Ulteriore materiale documentario è costituito da tre video che illustrano su appositi schermi gli esterni e gli interni dell’abbazia, le vicende architettoniche attraverso grafici, ricostruzioni virtuali e foto d’archivio; lo stato attuale della chiesa e del complesso monastico; e, infine, “Eleonora da vicino”, materia e suggestione di un capolavoro, un viaggio intorno al volto e al busto marmoreo quattrocentesco di Francesco Laurana. L’ingresso alla mostra è libero; potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 13,00; il sabato e la domenica, dalle ore 10 alle ore 19. (Laura Compagnino)