“Di fronte a un aumento esponenziale delle importazioni di pescato, si rischia la perdita di quote di mercato delle imprese siciliane e nazionali, con il pericolo di ulteriori riduzioni di posti di lavoro”. Così si è espresso l’assessore regionale alla Cooperazione e Pesca, Roberto Di Mauro,

 incontrando la parlamentare europea, e membro della Commissione per la Pesca, Eleonora Lo Curto, Tema dell’incontro l’impegno per lo sviluppo del settore peschereccio in Sicilia, a sostegno delle nostre marinerie e, in particolare della flotta mazarese, capofila e modello di autonomismo di gestione e di relazioni partenariali con i paesi rivieraschi, in vista della definizione del prossimo regolamento dell’Unione “E’ ora di costruire – ha aggiunto Di Mauro - un fronte comune tra i nostri rappresentanti delle istituzioni locali, nazionali e comunitari per promuovere con efficacia il rilancio del settore e dare una prospettiva di occupazione stabile ai lavoratori, Non è possibile, infatti, accettare il declino di un settore così importante che bisogna, invece, rivitalizzare con interventi immediati ed efficaci”. Eleonora Lo Curto ha convenuto con Di Mauro che “occorre esprimere un forte impegno perché siano rimpinguati i fondi destinati al settore nel corso delle nuove determinazioni della Commissione. Agricoltura e pesca hanno da sempre rappresentato in Sicilia due fonti primarie di sviluppo. E’ necessario che l’Unione riservi alla pesca mediterranea l’attenzione che merita nell’economia dell’intero Paese, e soprattutto in Sicilia, dove vocazione naturale e indotto, rappresentano a tutt’oggi, una fetta occupazionale ed economica significativa”. All’incontro ha preso parte Luisa Bondì, rappresentante del movimento autonomisti moderati. che, esprimendo la sua soddisfazione per l’attività svolta dal governo in questo percorso, ha dichiarato: “Nonostante la crisi del settore e le poche risorse destinate a livello nazionale e comunitario, grazie ad ulteriori aiuti della Regione e al disegno di legge di iniziativa governativa, le nostre marinerie potranno finalmente prendere una boccata d’ossigeno, nell’attesa del riordino dell’intero settore.” (Stefania Sgarlata)