Grande movimento nel centro e nel centrodestra in vista delle prossime regionale del 2022 in Sicilia. La lega, sbarcata da qualche tempo in Sicilia e sdoganata dal governo Musumeci che l’ha portata in giunta, ora reclama il candidato, che parrebbe potere essere l’On. Luca Sammartino passato alla lega dopo una trattativa durata parecchio tempo.

Non va certo solo verso la nuova dimora politica. Porta con se una nutrita pattuglia di parlamentari, avvezzi a cambiare ideale secondo le bisogna del momento. Con Sammartino, infatti, transitano alla lega anche la senatrice Valeria Sudano e i deputati regionali Carmelo Pullara, Marianna Caronia e Giovanni Cafeo. La più titolata pare sia la senatrice Sudano, che ha una lunga carriera politica iniziata nella DC per poi passare al CCD, all’UDC, al PID, sempre nelle amministrazioni catanesi. Approda all’ARS, per passare ad Art. 4 e quindi al PD, ad IV e dopo questo lungo percorso approda alla lega. Pullara da Licata, dopo una brillante carriera a Palermo nella sanità, con Idea Sicilia e Popolari Autonomisti entra all’ars ed ora approda alla lega. Meno titolati sembrano essere sia la Caronia che porta al suo attivo solo un passaggio da FI alla lega e Cafeo che dal PD passa ad IV e quindi alla lega. Grandi movimenti ideali, che danno agli interessati, almeno così crediamo, la sensazione di avvicinarsi al potere. Che permetta loro di puntare ad una possibile rielezione. Musumeci si muove in prospettiva di un secondo mandato e cerca di riavvicinarsi alla casa madra di FdI. Il centro è alle prese con l’ennesima diaspora che vede tendenze di fuga verso altri lidi più sicuri, passando sul cadavere della “carta dei valori”. Pronti ad un eventuale sarto della quaglia sembrano i due dell’ex “Sicilia futura”, così come alcuni renziani di ferro proti a passare in acque più sicure nella speranza di una possibile rielezione. De Luca cala il suo carico annunciando la sua intenzione di candidarsi alla presidenza della regione ed in alternativa pare abbia chiesto disponibilità ad un altro personaggio politico. Più tranquille in apparenza sembrano le acque del centrosinistra forse perché per controbattere le brandi manovre del centrodestra ancora non si è raggiunta la compattezza e la identità di obiettivi e di vedute. Si parla di campo largo, una teoria che può dire tutto e niente. Pochi infatti sono intanto ancora i segnali che vengono dal movimento 5S. La sinistra intanto, snobbando il campo largo proposto del PD, fa causa comune mettendo portando avanti le consultazioni per mettere assieme alcune sigle attorno alla figura del presidente della commissione regionale antimafia Claudio Fava. Tutto in movimento, quindi, un movimento che ancora è difficile sapere dove potrà portare. Sarà il tempo e gli avvenimento che sono in continua mutazione a farci capire alla fine in quali mani cadrà il popolo siciliano e la inderogabile necessità di avere un piano di sviluppo che ci permetta di fare tesoro dei fondi europei e di quelli in arrivo dei recovery fund in modo da potere avviare e sostenere la ripresa economica della Sicilia, sfruttando al massimo quello che offre il territorio e quello che ci può e ci deve portare la piccola e media impresa, che costituisce il vero tessuto economico capace di portare benessere al popolo siciliano. Salvatore Augello 11 settembre 2021