“Questo governo ha la piena consapevolezza dei limiti del sistema della Formazione professionale in Sicilia. Proprio per questo, stiamo lavorando per riformare il settore, anche coinvolgendo le associazioni degli imprenditori, per una programmazione degli interventi che tenga conto della realtà del mercato e delle esigenze delle imprese, in modo da far rendere al meglio le risorse, regionali e comunitarie, che abbiamo a disposizione”.

 Lo ha detto l'assessore al Lavoro e alla Formazione professionale, Carmelo Incardona, commentando i dati emersi dal sondaggio realizzato da Confindustria Sicilia. “Ho già avuto modo - ha aggiunto Incardona - di evidenziare le pecche di un sistema che non è più in linea con il mercato del lavoro e che crea il paradosso di una regione con alti picchi di disoccupazione, dove però le aziende non riescono a trovare personale con adeguati requisiti professionali. È una pagina che va chiusa al più presto. Osservo con piacere che la mia valutazione, suffragata dai dati del sondaggio, è condivisa anche da Confindustria, alle cui posizioni guardo con grande attenzione. Stiamo lavorando a una riforma della legge regionale, vecchia di 34 anni. Attendo, adesso, il sostegno e il contributo degli industriali - così come di tutte le categorie imprenditoriali - per quest'opera di riforma, anche attraverso la segnalazione dei fabbisogni di figure professionali che occorrono alle aziende. Intanto, però, già con la programmazione del prossimo piano dell'offerta formativa, abbiamo indicato specificatamente delle figure professionali che possono avere reali sbocchi occupazionali, con una premialità, per queste, nella valutazione. Per i corsi finanziati con le risorse del Fondo sociale europeo, proprio nei giorni scorsi, sono state convocate le associazioni di categoria per tenere conto delle loro indicazioni e delle loro esigenze. L'indirizzo che ho dato, e che il dipartimento della Formazione ha accolto, è proprio quello di aprire linee di dialogo con il mondo produttivo, dando modo anche alle aziende di intervenire nella fase di progettazione”. Stanislao Lauricina