“serve obbligo videosorveglianza in asili e residenze anziani, Ars e governo regionale valutino nostro disegno di legge” “L’accertamento da parte della Guardia di Finanza di numerosi episodi di vessazioni e angherie in una casa di riposo di Palermo,

con gli ospiti costretti a vivere in uno stato di costante soggezione e paura, ci porta a richiamare con forza i contenuti di un disegno di legge che avevamo proposto nell’aprile del 2019 e che prevede l’obbligo di installare impianti di videosorveglianza all’interno di asili e strutture per anziani”. Lo dice il parlamentare regionale del PD Michele Catanzaro, primo firmatario del disegno di legge in questione. “La necessità di tutelare gli ‘anelli fragili e vulnerabili’ della società, che non sono nelle condizioni di potersi difenderei da soli, aveva portato a presentare un’articolata proposta di legge che, alla luce dei recenti fatti di cronaca, merita di essere recuperata. Per questo chiedo al Parlamento ed al governo regionale di valutare con la massima attenzione questo ddl che introduce strumenti normativi mirati a tutelare da condotte scellerate bambini, anziani e disabili inermi, e, nel medesimo tempo, a dare serenità alle famiglie che affidano i propri cari a strutture educative e di assistenza da cui è legittimo attendersi cura e rispetto”. Il ddl prevede anche percorsi formativi per il personale e ricorda, in materia di privacy, una sentenza del 2012 della Corte di Cassazione che stabilisce come, qualora i dipendenti abbiano prestato il loro consenso all’installazione di telecamere, non vi sarebbe alcuna violazione del diritto alla riservatezza, ponendo dunque un punto di equilibrio tra la tutela della privacy dei soggetti ripresi dalle videocamere ed il valore della sicurezza da garantire ai soggetti più vulnerabili. La norma prevede inoltre che l’installazione dei sistemi di videosorveglianza debba essere effettuata “previo accordo con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”. Un ulteriore punto incisivo del disegno di legge è la modifica apportata alla normativa vigente in materia autorizzazione e di accreditamento istituzionale delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali. Nell’articolo 4 si stabilisce, infatti, che a decorrere da 180 giorni dalla entrata in vigore della legge l’installazione di sistemi di videosorveglianza entra a far parte dei requisiti previsti per l’accreditamento istituzionale con il servizio sanitario regionale ed è requisito indispensabile per ottenere, o mantenere, l’autorizzazione all’esercizio dell’attività da parte delle strutture private richiedenti. “Su una materia così delicata e complessa – conclude Catanzaro – bisogna avere assumere scelte politiche e civili immediate e responsabili. Non basta diffondere attestati di solidarietà o dichiarazioni cariche di indignazione, occorre agire nel più breve tempo possibile con nuovi strumenti legislativi”.