(NoveColonneATG) Palermo - L’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire ha firmato il 6 giugno scorso una convenzione con la Regione Siciliana per promuovere una sinergia nella gestione dei fondi Erasmus+ con quelli del Fondo Sociale Europeo destinati all’istruzione e alla formazione.

Dei contenuti dell’accordo e dei criteri di assegnazione dei finanziamenti si è parlato il 9 luglio a Palermo, nell’Assessorato Regionale all’istruzione e alla formazione professionale, nel corso di un incontro tra l’Agenzia Erasmus+ Indire, la Regione Siciliana e i rappresentanti dell’Ufficio Scolastico Regionale, delle Università, dei conservatori, delle accademie e degli enti locali. «Grazie alla convenzione con la Regione Siciliana - dichiara Flaminio Galli, Direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire – l’Istituto avvia un percorso per favorire e migliorare l'integrazione tra i diversi finanziamenti europei per l’istruzione. L’accordo aumenta la mobilità non solo degli studenti universitari, ma anche di insegnanti, alunni e istituti scolastici superiori coinvolti in progetti Erasmus+. E, soprattutto, fornisce strategie e strumenti per una maggiore internazionalizzazione delle università e delle scuole del territorio. La convenzione va nella direzione delle priorità della Commissione europea per un’istruzione più inclusiva verso chi si trova in una situazione di svantaggio sociale, economico o geografico. Una pratica che può essere replicabile anche in altre regioni italiane». «Investire nella mobilità internazionale, in particolare nell’area euro-mediterranea, significa investire nelle giovani generazioni - dichiara Roberto Lagalla, Assessore all’Istruzione della Regione Siciliana – favorendo contaminazioni culturali che permettano loro di accrescere le proprie competenze, oltre che divenire innovatori culturali e professionali nel mondo. Attraverso questa Convenzione con Indire, inedita per la Regione Siciliana, il governo Musumeci stanzia 6 milioni di euro per aumentare il numero ed il valore delle borse di studio Erasmus+, incrementare la capacità del sistema regionale d’istruzione, attrarre studenti stranieri in Sicilia, rafforzare la progettazione delle scuole e degli Atenei siciliani, ampliando le opportunità di mobilità e di cooperazione internazionale degli studenti e dei docenti del nostro sistema scolastico ed accademico».