I consumatori possono comprare direttamente dai produttori: sarà una boccata di ossigeno per gli agricoltori e una garanzia di genuinità e Km zero per i cittadini La Regione Siciliana ha dato il via libera alla vendita diretta dei prodotti agricoli e l'Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il disegno di legge.

Come funziona: i Comuni adibiscono dei luoghi per la vendita diretta autorizzando i mercati e le modalità. L'idea è una vera rivoluzione che nasce dalla volontà di valorizzare i prodotti tipici, garantire la loro provenienza e incoraggiare le persone a consumare i raccoltie i prodotti del loro stesso territorio. Sempre dei Comuni è il compito di informare i consumatori sull’origine e sulle specificità degli stessi prodotti e di incentivare la riduzione della filiera. «Partire dal basso, per una politica ricca di umiltà e che punta alla solidarietà - dice il Presidente della Commissione Attività produttive, on. Orazio Ragusa - Intraprendere tale attività è senza dubbio una notevole opportunità imprenditoriale, specie in un contesto di crisi occupazionale in cui versa il nostro territorio. Rappresenta un vantaggio sia per il produttore che per il consumatore, il quale accede direttamente alle fonti di produzione, senza perdersi nella lunga filiera di intermediari». «Per agevolare sia il produttore che il consumatore sarà consentito agli imprenditori agricoli di effettuare contestualmente alla vendita diretta dei prodotti, la loro somministrazione - continua - nonché di vendere i medesimi anche manipolati o trasformati, già pronti per il consumo, mediante l’utilizzo di strutture mobili in possesso dell’impresa agricola». «I prodotti della terra, anche trasformati, potranno essere venduti direttamente al consumatore, senza troppe intermediazioni - aggiunge la deputata Ars Rossana Cannata - il disegno di legge sulla vendita diretta dei prodotti agricoli elaborato in Commissione attività produttive di cui sono cofirmataria oggi è diventato legge». «La norma amplia il raggio d’azione dell’imprenditore agricolo – spiega – e gli consente non solo di esercitare attività legate alla produzione, ma anche di vendere i propri prodotti all’interno dell’azienda agricola, oltre che su aree pubbliche e attraverso l’e-commerce». «Finalmente – conclude la deputata – anche la Sicilia si adegua alla normativa nazionale, con questa nuova legge che risponde alle esigenze delle piccole e medie imprese, in modo tale che queste ultime possano avere il giusto spazio nella filiera distributiva e consentire nel contempo una maggiore valorizzazione delle eccellenze tipiche locali». (da Balarm - La redazione)